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Pollica: il premio Angelo Vassallo a Castel del Giudice (IS)

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E’ stato premiato ieri a Pollica il Comune di Castel del Giudice, vincitore per il 2014 del premio Angelo Vassallo. Il premio, organizzato nel ricordo del sindaco del comune del Cilento ucciso nel 2010, vuole valorizzare le buone pratiche e le esperienze migliori realizzate dai Comuni con l’obiettivo di favorire lo sviluppo locale nel rispetto dell’ambiente e all’insegna della trasparenza e della legalità. Viene assegnato da Legambiente e Anci insieme al Comune di Pollica, Federparchi, Libera, Slowfood, Àvviso Pubblico e in collaborazione con Enel. 

Il premio consiste in una targa e nella possibilità per il Comune vincitore di esporre per un anno una riproduzione del Marlin di Pollica (in ricordo di Ernest Hemingway che proprio lì immaginò "Il vecchio e il mare") e in un audit energetico sostenuto da Enel che permetterà al Comune di migliorare le sue performance sotto il profilo di impatto energetico e climatico.

“L’esperienza di Castel del Giudice – ha dichiarato la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni – rappresenta alla perfezione una pratica virtuosa in grado di contribuire allo sviluppo dell’intero territorio regionale, perché è un ottimo esempio di un’oculata amministrazione delle risorse disponibili e di una progettazione trasparente che ha scelto la compatibilità ambientale non come limite dello sviluppo locale ma come linea guida e suo completamento”.

Un progetto di sviluppo locale realizzato con interventi in ambiti differenti: il “sistema Castel del Giudice” è stato, sin dall’inizio, totalmente orientato alla salvaguardia dell’ambiente e al coinvolgimento dei cittadini.

Nell’arco di 15 anni e grazie alla proficua sinergia tra amministrazione comunale, mondo imprenditoriale e abitanti del piccolo borgo, il piccolo comune di Castel del Giudice ha realizzato una residenza assistenziale per anziani recuperando un antico edificio scolastico in disuso, una azienda agricola biologica creata recuperando terreni incolti e abbandonati, l’albergo diffuso Borgotufi, in via di ultimazione, costruito utilizzando stalle e fienili ormai inutilizzati nell’immediata periferia del borgo. Tutto ciò attivando risorse private e provvidenze regionali attraverso la programmazione regionale dei fondi comunitari, con la creazione di società partecipate dai cittadini e il coinvolgimento attivo delle associazioni territoriali.

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