Due paradisi naturali torneranno presto alla luce. Sono distanti chilometri ma seppur in modo differente sono il simbolo di una pagina di storia delle rispettive comunità. Da un lato un luogo legato alla tradizione rurale di Pollica, dall'altro un simbolo delle origini greco-romane di Paestum. Nella culla della dieta mediterranea è stato ritrovato e sarà presto reso accessibile il "Pozzo dell'uva nera", un laghetto alimentato da una cascata lungo il percorso del fiume Mortella.
Molti anni fa, come racconta il sindaco Stefano Pisani, questa meravigliosa oasi verde-blu era frequentata da tante donne di Pollica, Celso e Pioppi. Lavoravano nelle grandi piantagioni di lino, una fibra che prima di essere lavorata doveva stare per molto tempo lasciata a bagno in acqua dolce. Da qui la necessità di recarsi in questo luogo dove il lino veniva lavato per giorni e poi tessuto in casa.
Partendo da Celso si giunge al Pozzo dell'Uva Nera (nella foto al lato) percorrendo la strada che scende al lato della Chiesa, mentre da Pollica ci si arrivava percorrendo la normale strada che porta a Pioppi fino a raggiungere un sentiero poco distante dal paese. Percorrendolo si arrivava ad un antico mulino ad acqua in prossimità di Pioppi, che prosegue fino alla Foce del Fiume Mortella.
Come annunciato dal sindaco di Pollica Pisani queste aree saranno ripulite e verranno realizzati dei sentieri per permettere a tutti di raggiungere la zona. "I nostri borghi stanno rinascendo per essere a disposizione di tutti coloro che ancora credono in un mondo vivo e sostenibile", dice Pisani.
Non diverso da quello avvenuto a Pollica è il ritrovamento di Paestum (foto in basso): qui, durante i lavori di taglio dell'erba di un'area non distante dai templi, è stata riscoperta un'antica sorgente romana. Un muro in pietre di tufo e una rampa ne svelano le origini.
La vegetazione l'aveva nascosta per decenni preservandola dall'uomo. Anche qui il comune è interessato a valorizzare il sito.
"Cercheremo di farne un parco fluviale", dice il consigliere comunale Maurizio Paolillo, che ipotizza la creazione di un sentiero che dalla sorgente arrivi fino al mare seguendo il percorso dell'acqua.