Il Comune di Pollica diffida la Rai: «Via quello spot, è indegno». Al centro della polemica, lo spot sulla Dieta mediterranea prodotto dalla Rai per Expo2015, nel quale, dopo una breve cronistoria sulla famosa dieta nata nel Cilento ad opera del medico statunitense Ancel Keys, si spiega come quasi nessuno, nella sua terra dorigine, la segua più. Lo spot, che denuncia come in Campania un abitante su due sia sovrappeso e uno su dieci sia obeso, si conclude chiedendosi se la Dieta Mediterranea, dal 2010 patrimonio immateriale dellUnesco, «tornerà mai a casa». «Chiediamo alla Rai il ritiro immediato dello spot - annuncia Stefano Pisani, sindaco di Pollica - È uno spot indegno e non veritiero, che sta provocando danni gravissimi alle nostre comunità. Lo spot prende in considerazione dati aggregati che riguardano lintera Campania, e non il Cilento, vera patria della dieta e i cui dati dicono ben altro. La dieta mediterranea non ha mai lasciato la sua casa». Il Comune diffida quindi la Rai, Expo 2015 e il ministro «Diffidiamo, - continua il primo cittadino di Pollica - il ministro delle Politiche agricole e alimentari, Maurizio Martina, a non utilizzare la dieta mediterranea come simbolo dellExpo2015 se non dopo aver preso accordi con le comunità emblematiche della dieta. «Se dovessimo riscontrare altri comportamenti scorretti avverte Pisani non esiteremo a chiedere allUnesco di intervenire verso il governo italiano perchè rispetti gli impegni presi dal ministero dellAgricoltura al momento del riconoscimento dellUnesco». Ilsindaco ha già dato mandato a un legale «affinché la nostra comunità e le comunità cilentane che vorranno aderire, chiedano al ministero dell'Agricoltura, alla Rai e a Expo2015, il risarcimento per i gravissimi danni di immagine che stanno subendo». «Nel nostro Cilento - conclude Pisani - la dieta mediterranea è ancora oggi una vera e propria filosofia di vita. Quello spot è unoffesa alla dignità della nostra gente, un prodotto di bassissima lega davanti al quale nessuno ha ancora alzato un dito, neppure la Regione Campania, assente ingiustificata che, tra l'altro, non investe correttamente sui valori intrinseci della dieta. Ci penseremo noi...»