L’assassino del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, potrebbe anche essere una persona a lui molto vicina. Lo sostiene Tv Oggi Salerno che sostiene vi sia stata una perquisizione a casa di un parente del primo cittadino del comune cilentano. La perquisizione effettuata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno (per la quale però manca l'ufficialità), avrebbe portato al ritrovamento di un certo quantitativo di droga oltre a proiettili per una pistola conservata in casa con regolare porto d’armi - sostiene la tv salernitana. Più passano le ore e più il capo della Procura Antimafia Franco Roberti si trova a dover fare i conti con un mosaico impressionante di intrecci affaristico- criminali: usura e droga, appalti e compravendite immobiliari. Ancora una perquisizione effettuata domenica sera negli uffici e presso l’abitazione di un commerciante del porto di Acciaroli. E’ uno di quegli indagati che, sia pure senza avere alcuna connessione diretta con il movente e l’esecuzione dell’omicidio, potrebbe portare i pm antimafia sulla buona strada. Sui risultati delle perquisizioni c’è riserbo da parte degli investigatori. La pista droga ed usura sembra venga percorsa con sempre maggiore decisione dal pool di inquirenti e di investigatori diretti dal procuratore capo Franco Roberti. Molto probabilmente Vassallo avrebbe firmato la sua condanna a morte opponendosi allo spaccio ed al traffico di droga. Molto battuta anche la pista dell’usura, un mondo degli affari neri che nel Cilento conta molti protagonisti. E’ lo stesso mondo che ad Acciaroli avrebbe determinato affari, compravendite e passaggi di proprietà di rilevante entità per il settore turistico ed immobiliare. Vi sarebbero anche numerosi passaggi di proprietà avvenuti negli ultimi anni, riconducibili ad una famiglia da sempre residente nei paesini costieri del Cilento, da Montecorice a Pollica. Questi imprenditori avrebbero ipotecato buona parte dell’economia florida di Acciaroli.