Negli ultimi tempi era preoccupato e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende. Era un uomo che si batteva contro lillegalita ed era sempre in prima linea. Quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, me lo segnalava, dice un sostituto procuratore. Scopriva parecchie cose si interessava della sua terrra e del Cilento. Si opponeva alle illegalità. Chi lo ha ucciso lo ha ucciso per questo, ne sono convinto. Sono queste le parole del P.M. di Vallo della Lucania Alfredo Greco che sta seguendo le indagini sull'omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo."Non hanno ucciso solo un uomo - ha aggiunto il sostituto procuratore di Vallo della Lucania-. Hanno ucciso una speranza per il Cilento. Era un simbolo di legalità. Chi lo ha ucciso ha voluto colpire chi si opponeva allillegalità".
Probabile dunque che Vassallo abbia scoperto qualcosa che non doveva. Da qui la barbara uccisione. Basta un colpo per uccidere un uomo. Ma una raffica di colpi in rapida successione significa che si è trattato di qualcosa in più. Luccisione di unidea, un modus operandi, una mentalità positiva, nuova, pulita, fresca che alla camorra non piace. Un solo colpo non sarebbe bastato.