I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Piaggine hanno tratto in arresto T. M. di anni 35 (macellaio) e C.G. di anni 48 (allevatore), entrambi incensurati di Piaggine, ai quali nelle prime ore di oggi sono state notificate le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dallUfficio del G.I.P. presso il Tribunale di Vallo della Lucania. Il 13.05.2010, nel cuore della notte, veniva fatto brillare, davanti ad una macelleria che avrebbe dovuto iniziare la nuova attività per cambio di gestione, un ordigno esplosivo di notevole potenziale. La potente deflagrazione causò ingenti danni sia allinterno del locale commerciale sia alle abitazioni adiacenti, mettendo in serio pericolo la incolumità delle persone che li vi abitano. Già qualche settimana prima, sempre nel cuore della notte il motore della cella frigorifera installato allesterno della stessa macelleria aveva inspiegabilmente preso fuoco, evidentemente era già il primo segno di avvisaglia posto in essere dai correi, gesto che in un primo momento era passato inosservato perché attribuito ad un fatto accidentale. Gli arresti di oggi sono il frutto di una lunga e articolata indagine compiuta dai militari della Stazione Carabinieri di Piaggine e minuziosamente coordinata dal dott. Alfredo Greco PM presso la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania che, nellambito delle indagini ha, tra laltro, ordinato lespletamento degli accertamenti di laboratorio ai RIS di Roma sui frammenti repertati sul luogo dellattentato, potendo così risalire alla natura dellordigno esplosivo utilizzato. Le indagini proseguono ancora per accertare la responsabilità di altri soggetti che in qualche modo potrebbero aver sostenuto lattività delittuosa posta in essere in correità dai due arrestati, connotata da una spregiudicatezza finalizzata a impedire lapertura di una nuova attività commerciale che avrebbe potuto disturbare gli interessi economici dei colleghiconcorrenti, e che in un ambiente quale quello di un piccolo borgo montano come Piaggine, situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il gesto senza precedenti simili nella storia, aveva turbato oltremodo la pacifica convivenza dei cittadini. Gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Vallo della Lucania a disposizione dellAutorità Giudiziaria.