Siamo in pieno Parco nazionale del Cilento, su una spiaggia dove sventola la bandiera blu, riconoscimento molto ambito, attribuito a quelle spiagge che “rispettano l’ambiente e la natura". Sebbene l’area in oggetto rientri nel SIC e ZPS IT8050008 del Parco Nazionale mezzi meccanici pesanti hanno nei primi di giugno eliminato la duna e la vegetazione psammofila, tra cui i numerosi gigli di mare. Fare verde Cilento denuncia pertanto alla Procura e alle autorità competenti questo scempio consumato sulla duna per montare numerosi lidi balneari e posteggi auto di pertinenza.
L’associazione ambientalista ricorda con forza che la biodiversità è patrimonio tutelato dalle direttive europee e dalla Convenzione di Barcellona del 1976, modificata nel 1995, che prevede tra l’altro “la protezione e preservazione della diversità biologica” quale valore di eco-servizio irrinunciabile. La spiaggia è da due anni un luogo di nidificazione della Caretta caretta”, che soffre del disturbo antropico. Inoltre Fare Verde ricorda che la duna ha un grande valore ecologico in quanto, come è noto, protegge dall’erosione marina le nostre coste. Erosione che è divenuta un problema grave ormai da tempo per costruzione di porti turistici, barriere soffolte, pennelli lungo la costa salernitana. Pertanto l’associazione ha chiesto alle autorità di sapere con quali atti detti lavori sono stati autorizzati, se è stata presentata la Valutazione d’incidenza cosi come previsto dalla legge, se presenti, di potervi prendere visione ed estrarne copia.