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Paestum: riportata alla luce antica sorgente nei pressi di Porta Marina

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Dopo quasi mezzo secolo è stata riportata alla luce la sorgente di Porta Marina, una delle più antiche fonti d'acqua della vecchia città di Poseidonia. La sua riscoperta è avvenuta nei giorni scorsi, durante gli interventi di pulizia della cinta muraria, programmati nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto dal comune di Capaccio, dalla Soprintendenza per i beni archeologici, dal consorzio Sinistra Sele, da associazioni e privati del territorio e finalizzato alla manutenzione e alla rivalorizzazione delle mura di Paestum. Ancora attiva e zampillante, la sorgente era stata dimenticata da tempo, sepolta da rovi e sterpaglie. Le sua origini risalgono presumibilmente al VI secolo a.C., come testimonia la struttura in travertino che la circonda. Pur non essendo l’unica fonte d’acqua che riforniva la città della Magna Graecia, la sorgente di Porta Marina è sicuramente tra le più antiche presenti sulle mappe del territorio. Durante la Seconda Guerra Mondiale rifornì i soldati americani sbarcati sulla costa, che istallarono nelle vicinanze il loro accampamento. Successivamente è stata utilizzata da contadini e allevatori del posto per irrigare i campi e per l’abbeveraggio degli animali. Con la costruzione della strada che collega l’area archeologica alla località Torre di Mare, la fonte è rimasta inutilizzata e ben presto è finita nel dimenticatoio, coperta dalla vegetazione, senza mai essere soggetta, fino ad oggi, ad un tentativo di recupero. Dopo averla riportata alla luce l'amministrazione comunale capaccese punta fortemente alla sua rivalorizzazione per trasformarla in una nuova attrattiva per i tanti turisti che visitano l’area archeologica. «La sorgente di Porta Marina – spiega Maurizio Paolillo, consigliere comunale delegato allo sviluppo della fascia costiera - è una delle tante deviazioni del fiume Capodifiume che seguendo dei banchi di travertino compie un percorso sotterraneo e dopo aver attraversato tutta l’area archeologica sgorga nei pressi dell’ingresso ovest di Paestum. La fonte, proprio per il punto in cui si trova, è particolarmente suggestiva e per questo abbiamo deciso di rivalorizzarla nell’ambito di un protocollo d’intesa che vede coinvolta anche la sovraintendenza». Tra i progetti che l’amministrazione comunale intende realizzare c’è quello di un sentiero pedonale e ciclabile che segua lo stesso percorso dell’acqua. «Vogliamo creare una passeggiata che dalla sorgente, seguendo un antico muro a secco, arrivi fino al mare – spiega il primo cittadino di Capaccio Italo Voza - Durante il percorso provvederemo anche a realizzare un piazzale attrezzato con panchine e luci dinanzi a Porta Marina e a recuperare un antico ponte romano che da più di cinquant’anni risulta ostruito. Il sentiero arriverà fino nella pineta e da qui a mare, seguendo una strada comunale sterrata che attualmente è in più punti coperta da cespugli e roveti ma che abbiamo intenzione di recuperare e mantenere pulita. Questa sorgente – conclude Voza - rappresenta per noi un vero e proprio tesoro rimasto nascosto per troppo tempo, per questo abbiamo deciso di riportarla alla luce e abbiamo ideato dei progetti di rivalorizzazione che rientrino in un’ottica di promozione turistica che punti sempre più a mettere in risalto il patrimonio di Paestum».

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