Legittime le indennità di carica agli amministratori del Consorzio di bonifica Sinistra Sele di Paestum, retto dal presidente Vincenzo Fraiese: a sancirlo, in maniera chiara e definitiva, una nota della Regione Campania, che smentisce in maniera categorica le illazioni, in merito, sollevate anche pubblicamente attraverso manifesti, dai consiglieri di opposizione Ettore Bellelli, Roberto D’Angelo e Franco Tarallo, cui la nota è stata inviata in copia direttamente dall’UOP della Direzione regionale generale per le Politiche Agricole e Forestali. “Nei giorni scorsi, i consiglieri Ettore Bellelli, Roberto D‟Angelo e Franco Tarallo, hanno dato grande risalto mediatico alla decisione assunta dalla Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica di Paestum Sinistra Sele, con il proprio atto deliberativo n. 478 del 2/10/2014, di determinare le indennità di carica da corrispondere ai componenti degli organi consortili. In particolare, i predetti consiglieri hanno lamentato l‟illegittimità della decisione assunta dalla Deputazione Amministrativa di procedere all‟attribuzione delle indennità di carica, secondo quanto disposto dalla “Conferenza Stato-Regione” del 18 settembre 2008 ed esplicitato nella circolare regionale del 24 giugno 2010, assumendo che “la Conferenza Stato-Regioni non è organo legislativo, ma individua unicamente dei percorsi e, nel coso dei Consorzi, nella seduta del 18 settembre 2008, obbligava le Regioni o legiferare in materia di bonifica”. Ritenevano, pertanto, che "le somme attribuitesi sono da considerarsi illegittime" e chiedevano le dimissioni del presidente per ridare la parola agli elettori. Sul punto, il Consorzio di Bonifica ha cercato immediatamente di fare adeguata chiarezza, al fine di descrivere i fatti in maniera chiara e completa, ponendo in evidenza l‟assoluta trasparenza e linearità dell‟operato degli Amministratori dell‟Ente. Ma tanto non è bastato ai consiglieri di opposizione, i quali, perseverando nella loro condotta, improntata all‟assoluta mancanza di conoscenza delle disposizioni normative in materia, hanno continuato nella campagna denigratoria in danno del Consorzio, giungendo addirittura a conferire al Presidente il famigerato “Tapiro d‟oro”. Ma il tempo è galantuomo e la verità travolge ogni falsità ed incompetenza”. “La Regione Campania, interessata proprio dai predetti consiglieri in ordine alla decisione assunta dal Consorzio di procedere alla liquidazione delle indennità, con nota del 2 dicembre 2014, prot. 0818414, dopo aver richiamato quanto disposto dalla Conferenza Stato-Regioni nel settembre 2008, ha concluso testualmente affermando che "si deve concludere per la legittimità della Deputazione Amministrativa n. 478 del 02/10/2014 con la quale è stata determinata l‟indennità di carica degli organi consortili”. In sostanza: la „grande bufala‟ propinata dai consiglieri Bellelli, D‟Angelo e Tarallo, è stata scoperta! A questo punto occorre, chiedersi se i predetti consiglieri siano effettivamente in grado di rappresentare gli interessi dei consorziati, vista la loro assoluta mancanza di conoscenza delle norme che regolano la vita consortile, e la loro predisposizione a rendere pubblico tale limite. Pertanto, non resta che restituire il "Tapiro d‟oro" a chi lo merita veramente, ossia i consiglieri Bellelli, D‟Angelo e Tarallo, i quali, se ancora dispongono di un minimo di amor proprio e senso di lealtà verso chi li ha eletti, dovrebbero dimettersi immediatamente, così come avrebbe fatto il Presidente Fraiese, e i deputati che lo sostengono, qualora la Regione avesse riscontrato illegittimità nella deliberazione di liquidazione delle indennità di carica. In ogni caso, agli elettori ogni ulteriore valutazione sulle capacità dei propri rappresentanti”.