Dio è sempre pronto al perdono, perché il suo “progetto” è fare dell’umanità e della Chiesa “un’unica famiglia”. Lo ha affermato ieri mattina Papa Francesco all’udienza generale celebrata in Piazza San Pietro di fronte a oltre 90 mila persone, con la quale ha inaugurato un nuoco ciclo di catechesi sul mistero della Chiesa. Un’udienza caratterizzata a tratti da una pioggia intensa, sopportata dal pontefice sulla jeep scoperta senza alcun riparo. La figura bianca di Papa Francesco sulla jeep, che saluta e prende i saluti, il vento che si prende lo zucchetto, e soprattutto prende tutta la pioggia possibile senza un ombrello sulla testa e senza nessuna fretta di ripararsi, nessuno probabilmente l’aveva mai visto così, lo vedono stupiti i circa 8 mila giunti a Roma dalla Diocesi dei Vallo della Lucania, di cui circa 800 agropolesi che affollano Piazza San Pietro immischiati agli altri 90 mila, assembrati sotto gli ombrelli e che per prima cosa si sentono dire dal Papa: “Avete mostrato coraggio sotto la pioggia. Siete bravi, eh?”. Il Papa fradicio di pioggia che non pensa a sé ma a chi è venuto ad ascoltarlo, che guadagna la tettoia senza un cenno d’impazienza e senza che l’acqua che lo bersaglia spenga il suo sorriso pieno di calore, diventa d’istinto la personificazione di quel Padre buono di cui, poco dopo, parlerà durante la catechesi.