La Pro-loco Ottati prensta la 25° edizione della Sagra della Sfrionzola e della Salsiccia Paesana, nei gironi 1 e 2 Febbraio 2014.
Ottati, conta circa 600 abitanti e si trova alle pendici dei Monti Alburni. La rupe situata a Nord protegge l'abitato dai venti e gli conferisce una posizione suggestiva nella zona più interna del Parco Nazionale. Sul versante opposto, verso il basso, il fiume Fasanella scorre nella sua vallata. Antica è la sua storia, risalente ai primi secoli dell'anno 1000. Fu probabilmente il risultato di uno stanziamento di pastori che scelsero questo luogo per i suoi pascoli. Di antica origine è anche la Chiesa parrocchiale, dedicata a San Biagio.
Spazio alla gastronomia in occasione della 25° Sagra della Sfrionzola e della Salsiccia Paesana”. Nel corso delle serate si potranno gustare alcuni dei piatti tipici della cucina locale, tra cui i cavati con ricotta, pizza con salsiccia, caciocavallo arrostito, salumi tipici ottatesi e, ovviamente, la sfrionzola, un gustoso piatto a base di carne di maiale e peperoni all’aceto.
“Anticamente, il giorno in cui le famiglie contadine uccidevano il maiale, era celebrato con una festa alla quale partecipavano parenti ed amici. Nasceva, dunque la necessità di offrire un banchetto agli ospiti senza, però, consumare le parti più pregiate del maiale e quelle destinate al confezionamento dei salumi insaccati. Per rispondere a quest’esigenza, l’antica sapienza culinaria dei contadini di Ottati, in provincia di Salerno, ideò un piatto prelibatissimo: la Sfrionzola. Si tratta di una sorta di spezzatino di maiale preparato con le parti più fredde dell’animale, che possono essere consumate immediatamente dopo l’uccisione, come la spalla e la pancetta. Tagliate a pezzettini, si dispongono in un tegame di ferro con olio d’oliva e si lasciano cuocere a fuoco lento; a fine cottura si aggiungono dei piccoli peperoni rossi sott’aceto, prodotto tipico della zona, e si cuoce finché il piatto non assume l’aspetto di uno spezzatino. In breve tempo la sfrionzola diventò il pasto offerto da tutte le famiglie degli allevatori locali in occasione della festa per l’uccisione del maiale. Oggi, viene abitualmente preparata per tutto il periodo invernale nonché commercializzata da alcune macellerie di Ottati, dove se ne celebra il gusto ogni anno con una sagra.”