Cronaca

Ospedale di Agropoli: parole di fuoco di Basile verso i politici

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Anche Romano (SEL) attacca i sindaci

Dopo l'ordinanza con la quale il Tar ha rigettato il ricorso presentato dal comune di Agropoli, arrivano i primi commenti che fanno seguito a quelli del primo cittadino Franco Alfieri. "Non ho parole, mi sembra in incubo" dichiara a caldo Giovanni Basile, a capo del comitato civico pro Ospedale. "Siamo molto delusi - aggiunge l'avvocato agropolese - eggendo le precedenti ordinanze del Tar ci aspettavamo un epilogo simile, ma speravamo in una risoluzione diversa. Come ho già detto è la politica che ha chiuso l’ospedale e solo alla politica spetta salvarlo. Più volte abbiamo chiesto un incontro con l’amministrazione comunale per riaccendere l’interesse sul nostro presidio ospedaliero ma non abbiamo avuto risposte, si sono tutti trincerati dietro la strada giudiziale mentre noi avremmo preferito percorrere quella del dialogo politico. 

Ovviamente la colpa non è solo della maggioranza ma anche dell’opposizione di centro-destra che aveva annunciato di aver interessato i propri massimi esponenti sulla vicenda, a cominciare dall'onorevole Mara Carfagna. Tutto ciò senza alcun effetto, dimostrando di non avere peso politico per risolvere la questione. Adesso - conclude Basile - chiediamo al sindaco di scendere in strada per protestare insieme alla popolazione e di non far calare il silenzio su questa vicenda che penalizza l'intero Cilento".

Anche Aldo Romano, segretario di SEL, accusa i politici poiché "non conoscono la lealtà e soprattutto la civilta".
​"Quando parlavo di fare un'azione forte - spiega Romano - mi dicevano che ero il solito guerrafondaio. Purtroppo quando chiedemmo che i sindaci consegnassero la fascia in segno di protesta e di non abbassare la guardia non l'hanno fatto".

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