Dura replica del P.d.L. di Agropoli al sindaco Franco Alfieri in merito alla questione ospedale. Senza mezzi termini, il vicepresidente del Consiglio Comunale Emilio Malandrino invita il sindaco e l'intera amministrazione comunale a dimettersi.
Il sottoscritto Dott. Emilio Malandrino V.Presidente del Consiglio Comunale e membro della Commissione Consiliare Sanità, unitamente ai dirigenti locali del PDL firmatari della presente - si legge nella nota del Popolo delle Libertà - ritiene doveroso chiarire alcuni punti estremamente imprecisi e confusionari espressi dal Sindaco di Agropoli in relazione alla ormai famosa e travagliata vicenda OSPEDALE.
E' noto a tutti ( i tanti documenti, interrogazioni, interviste ed altro lo testimonianio ), quanto partecipata ed incisiva sia stata, nel tempo e da sempre, la nostra posizione ( PDL ) a difesa dell'Ospedale di Agropoli.
La nostra debole forza politico - amministrativa è stata costantemente presente e puntuale nellle azioni a difesa e tutela di questo P.O. se consideriamo che a rappresentare concretamente il centro destra di Agropoli, da inizio legislatura, sono stati solo due Consiglieri Comunali.
Va però sottolineato, a chi forse dimentica , che ad amministrare, governare e decidere sulle sorti della Sanità Campana sono stati negli ultimi lunghi 15 anni i colleghi politici di centro sinistra ( fortunatamente spazzati via dal voto dello scorso Aprile!!!! ) del Nostro Sindaco e dell'attuale Amministrazione.
Il Consiglio Comunle straordinario cui fa riferimento il Sindaco nella nota stampa del 7/05 u.s. , convocato quando ormai era forse troppo tardi, ci piace ricordare che fu richiesto con forza da noi con svariate istanze e sollecitazioni.
In tema di Sanità , come su tanti problemi concreti che toccano interiormente il cuore della gente, per quelle che sono le nostre potenzialità all'interno di una Amministrazione ed un Consiglio Comunale quasi interamente monopolizzato dallo strapotere del Sindaco e del suo centro-sinistra, abbiamo sempre profuso il nostro contributo in maniera seria e costruttiva e, allo stesso modo, ci siamo posti in modo critico e contrario su talune scelte, proggeti e proposte amministrative da noi ritenute inopportune, come si fa in qualunque democrazia tradizionale dal ruolo dell' opposizione.
Parlare oggi, come bene sa fare il Primo cittadino, di demagogia da noi adottata, è accusa che con garbo e determinazione rispediamo al mittente.
La pratica demagogica è lontana dalle nostre appartenenze, e la capacità di interloquire con i nostri riferimenti regionali e/o nazionali non la dobbiamo certamente dimostrare a Lui.
Avvertiamo - continua il comunicato - alto il senso di responsabilità di trasferirla nei fatti e, ove mai necessario, dimostrarla alle nostre coscienze ed ai cittadini da noi amministrati ( intanto ci siamo già attivati, pur ricordando al Sindaco che la guida di centro-destra Regionale è cominciata da soli pochi giorni....!! ).
E' necessario, per essere chiari e precisi in materia di Sanità, ribadirgli ancora il nostro accorato suggerimento affinche' le straordinarie energie che sta impegnando insieme ai suoi
collaboratori per studiare ed elaborare strategie di vendita e dismissioni di un servizio che, in piccolo, assolve al diritto alla salute come la FARMACIA COMUNALE, le mettesse in campo per affiancare i cittadini e le altre Istituzioni territoriali a favore del nostro Ospedale in un unico grido di dissenso contro una azione scellerata partorita e premeditata dal fu governo Bassolino e da tanti colleghi di partito di chi oggi guida la nostra Amministrazione .
Essere lontani dai problemi della gente ha portato i compagni di partito dell'Amministrazione Alfieri a questa situazione drammatica per l'Opsedale di Agropoli, per cui la coerenza imporrebbe, dignitosamente, al Sindaco un passo indietro per aver miseramente fallito nella Sua azione di difesa e di tutela.
Sono evidenti i risultati negativi della sua inefficienza quando, da potente Assessore Provinciale prima, e da Sindaco poi, con gli Enti preposti governati da Amministrazioni di centro-sinistra e colleghi di partito, non ha difeso le ragioni di un territorio, ora invece si ostina ad esercitare l'attuale potere proponendo la vendita della Farmacia Comunale.
Per queste ragioni -conclude la nota - in nome di una coerenza al momento perduta di cui seriamente dubitiamo, invitiamo il Sindaco, la Giunta e l'intero Consiglio Comunale unitamente a noi a dimettersi restituendo così, un po' di dignità alla nostra amata Agropoli". I firmatari del documento sono: Dott.Emilio Malandrino
( V. Presidente del Consiglio Comunale )
Avv. Bruno Mautone,
Gen. Dott. Oscar Pedrazzini,
Avv. Lillo Vaccaro,
Dott. Giampiero Lo Schiavo,
Rag. Antonio Monzillo,
Rag. Roberto Pisciottano,
Rag. Antonio Visco,
Sig. Bruno Meola,
Sig. Sergio Vessicchio,
Rag. Ferdinando Costa,
Geom. Gerardo De Caro.