L'Ospedale di Agropoli è ormai prossimo alla chiusura, o meglio alla trasformazione in polo oncologico. Ciò comporterà la perdita del Pronto Soccorso e di tutti i reparti collegati all'emergenza. Sul tema sono intervenuti anche i sindacati RdB-Cub che attraverso un comunicato non esitano a lanciare stoccate ai politici locali, al comitato civico e alla comunità agropolese. Per i sindacati infatti, è necessario ritornare lottare coinvolgendo nuovamente tutte le componenti cittadine.
"Ospedale: ci sta bene così! Questo - si legge nel comunicato dei sindacati - è quanto si evince dal comportamento dei politici locali, provinciali e regionali di qualsiasi schieramento, in merito alle vicissitudini dellOspedale di Agropoli.
Il Commissario di Governo Zuccatelli decide che quanto disposto dalla triade Bassolino-Montemarano-Valiante è ampiamente condiviso dalla attuale reggenza regionale, per cui possiamo dire che Destra o Sinistra per noi pari son.
Si andrà infatti, secondo le sue indicazioni, ad attuare pienamente le disposizioni della legge n. 16 del 2008 così come anticipato anche dai giornali in questi giorni.
Ancora una volta bisogna prendere atto dellindolenza e dello scarso attaccamento alle vicissitudini della propria Città da parte della classe politica tutta e di gran parte della cittadinanza.
Ferisce, infatti, il silenzio dei politici e ancor più quello del Comitato Civico e del suo promotore, oltre lindifferenza che sembra essersi impadronita della Comunità Agropolese.
Meno male che gli organi di stampa - continua la nota del terminale associativo RdB dell'Ospedale di Agropoli - non hanno fatto calare il silenzio sulla notizia e riteniamo siano fondamentali per far ripartire, se vi sono ancora le condizioni, la lotta a difesa dellOspedale di Agropoli.
Una lotta che ha già visto in prima linea questa Organizzazione Sindacale oltre al Comitato Civico, insieme a tutti i, Cittadinio Civico, llegge n.16 dell'alle vicissitudini dell Cittadini che ancora stanno affrontando un procedimento giudiziario per aver manifestato occupando la stazione ferroviaria.
Se non si organizzerà in breve tempo una rete di resistenza a difesa dellOspedale coinvolgendo tutte le agenzie sociali, Sindacati, Politica, Associazioni, Cittadini e con la partecipazione di tutte le Parrocchie, non si potrà evitare luscita dellOspedale dalla Rete di Emergenza con la conseguente chiusura del Pronto Soccorso e delle altre Unità Operative di Emergenza.
Se questo ci sarà, deve essere chiaro che le principali responsabilità sono tutte da addebitare a tutti coloro che, nel momento in cui questo Sindacato voleva continuare a presidiare la Regione, lASL e voleva continuare a lottare per impedire la chiusura dellOspedale, hanno sostenuto che lOspedale non sarebbe mai uscito dalla rete dellemergenza e non sarebbe mai stato dismesso. Dove sono oggi? Cosa dicono?
Quaranta anni per aprirlo, due inaugurazioni, appena cinque di attività e arriva lamara delusione per il comprensorio di Agropoli di vedersi sottratta lunica struttura in grado di salvare vite umane in caso di urgenza e/o emergenza.
La crisi non la dobbiamo pagare noi - conclude la nota - Riorganizziamo la Lotta per lOspedale!"