Comunicato stampa di Emilio Malandrino, dirigente del Pdl Agropoli, sulla questione ospedale.
L'Ospedale di Agropoli, a piccoli passi, continua a ….vivere nonostante la “decretata” morte cerebrale.
Ancora una volta solo attraverso una puntuale attività giudiziaria viene posto un tampone all’ormai vicina fine di una conquista del nostro territorio.
Con l’ennesima pronuncia del Consiglio di Stato di Roma del 11/09/2013 viene bloccata al “ 90 “ minuto l’annunciata chiusura del Presidio Ospedaliero di Agropoli.
Encomiabile la sola brillante e tecnicamente ineccepibile azione giudiziaria dello staff legale difensore del Comune di Agropoli che , smontando punto per punto le lacunose quanto imprecise e numericamente inesatte motivazioni della ultima pronuncia del collegio giudicante del Giugno scorso , proseguendo in una attività aggiuntiva ha smontato punto per punto quanto detto in dispositivo, rimettendo di fatto tutto in discussione.
A titolo personale e quale Coordinatore vicario de PDL locale, nonché in rappresentanza di tanti elettori di questa parte politica devo dissentire dal fare un plauso al Sindaco, alla Amministrazione ed a tutta la Politica in genere che, a cominciare dai nostri rappresentanti di centro destra, sebbene innumerevoli volte sollecitati e stimolati ad avvicinarsi a questo problema, si sono guardati bene dal farlo.
L’Amministrazione Comunale ha fatto 2 mesi di totale ed assordante silenzio (…. ferie estive? ), il Sindaco e la Giunta, ad eccezione di ieri dopo l’arrivo del provvedimento, a mio avviso sono stati assolutamente assenti sia in maniera formale che sostanziale.
Certamente impegnati a fronteggiare l’attività amministrativa di una estate appena trascorsa, però, in un Paese normale dove incombeva la imminente chiusura di un Ospedale, presidio di fondamentale importanza per una Comunità, mi chiedo ed in tanti certamente se lo saranno chiesti, può chi è delegato dal popolo a rappresentarlo assentarsi da un problema così profondo?
In una qualsiasi altra Comunità, probabilmente gli Amministratori ( Sindaco in testa ) sarebbero stati tre mesi a bivaccare notte e giorno ininterrottamente avanti alla porta della Regione Campania ad attendere che finalmente la tanto richiesta discussione sulla modifica del decreto 49 ( che sancisce l’indifferibile dismissione dell’Ospedale di Agropoli ) venisse portata all’attenzione del Consiglio Regionale e del Presidente Caldoro.
C'è stato veramente l'interesse per questo “bene- patrimonio” di tutti che oggi vuole essere in malo modo “scippato” ad una Comunità?
Il Sindaco di Questa città FRANCO ALFIERI uomo di punta del Partito Democratico in Provincia di Salerno, ha effettivamente profuso tutte le energie per scongiurare questa mortificazione alla nostra area territoriale che parte da Capaccio arrivando a Palinuro e passando per l'alto Cilento ?
NON POSSIAMO CONDIVIDERE SUO OPERATO, SIAMO STATI, SIAMO E SAREMO AL FIANCO DEI CITTADINI DI AGROPOLI !!!!!!!!!!
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. Spero e Mi auguro che da OGGI, non da domani, e senza interruzione l’intera classe politica cittadina, ognuno per la sua parte, a cominciare ed in testa l’AMMINISTRAZIONE, volti pagina, determini con grinta, vigore e caparbietà ogni azione utile verso i propri rappresentanti Nazionali e Regionali senza aspettare altro tempo ( …già da tanto scaduto …. ); anche i “ supplementari “ finiscono…..
Lo faccia unitamente ai Sindaci dei Comuni che gravitano su questo territorio che per tanti anni hanno usufruito dell'eccezionale opera del nostro Ospedale.
Lo faccia nel rispetto dei cittadini e soprattutto dei tanti operatori di questo Ospedale di cui siamo orgogliosi per il lavoro da sempre svolto con passione, abnegazione, professionalità, ed alto senso del dovere pur navigando tra grandi difficoltà ed ostacoli dovute a carenza di mezzi e personale e che, grazie alla loro straordinarietà, sono state brillantemente superate salvando vite umane ed alleviando sofferenze con umiltà, capacità e profonda dedizione.
Agropoli 12/09/2013
Dott. Emilio Malandrino
(già consigliere Comunale PDL)
