"L’inserimento nella rete delle emergenze del nosocomio Santa Maria della Pietà di Casoria dimostra ancora una volta come la questione della sanità nella nostra zona è sempre stata, e continua ad essere, un problema esclusivamente politico che investe direttamente il Consiglio Regionale e non un problema di chi e come applica la Legge". A dirlo è il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Pasquale Di Luccio intervenuto sulla questione relativa alla chiusura dell'ospedale civile di Agropoli. "La strada che si è voluto percorrere, ricorrendo ai due gradi di giudizio della magistratura amministrativa, si è dimostrata fallimentare e non risolutiva per le sorti dell’ospedale nonostante le tante aspettative in essa riposte, le tante risorse impiegate e le tante rassicurazioni pervenute da più parti. Vi è ancora un ampio margine di tempo, però, per consentire alla politica regionale di intervenire e modificare il Decreto 49 per garantire la tutelare del diritto alla salute sul nostro territorio. A questo punto - evidenzia Di Luccio - appare stucchevole continuare nel volgare tentativo di criminalizzare una intera parte politica, quella di Fratelli d’Italia, accusata di essere unica responsabile della chiusura del nostro ospedale così come appare inutile ormai, anche se doveroso per amor di verità, ricercare altrove i veri responsabili politici e non, che nel tempo hanno consentito il verificarsi di tutto ciò. La smetta il sindaco Alfieri di continuare a concentrarsi sul manager Squillante recitando adesso il mantra della sua incompatibilità, sarà una inutile perdita di tempo nonché una chiara dimostrazione di come la vicenda abbia ormai acquisito i contorni di una faccenda puramente personale. Le eventuali dimissioni di Squillante non saranno risolutive del problema e produrranno semplicemente la nomina di un altro Squillante che sarà costretto, dalla stessa normativa regionale, a proseguire il percorso fin qui tracciato a meno che la politica locale non cominci finalmente ad assumersi la responsabilità di far sentire le istanze del proprio territorio in consiglio regionale e spinga i propri onorevoli, che fino ad oggi si sono scagliati contro la chiusura del nostro ospedale, a proporre e votare la modifica del Decreto 49 così come probabilmente fatto a Casoria. PD e PDL già uniti a livello nazionale nel governo Letta, hanno tutti i numeri in consiglio regionale per cambiare le sorti del nostro ospedale e votare la modifica al Decreto 49, uniti possono fare appello al Ministro della Salute On. Lorenzin espressione del PDL o al vice Ministro De Luca anch’egli espressione a livello nazionale nonché riferimento locale del PD, per sollecitare un’attenzione maggiore alla revisione della legge regionale che includa nella rete delle emergenze anche il nostro nosocomio. Occorre che la politica locale eserciti tutta la propria influenza all’interno dei propri schieramenti per giungere ad un tavolo di concertazione regionale che non potrà prescindere dalla partecipazione congiunta del PD e del PDL e dove si potrà finalmente verificare chi ha a cuore le sorti del nostro territorio e chi invece è interessato a continuare ad alimentare solo una inutile e strumentale polemica politica".