Sessanta famiglie sono a rischio a causa della chiusura dell'ospedale civile di Agropoli. "Nei prossimi giorni - spiega Giovanni Basile, a capo del comitato civico pro ospedale - verranno licenziati i dipendenti delle cucine. Il 17 giugno toccherà invece ai responsabili delle pulizie, e il 30 ai manutentori. Anche il bar dell’ospedale dalla prossima settimana ridurrà il personale. Il dramma è anche che ci sono numerosi medici ed infermieri che lavorano all'ospedale di Agropoli che non essendo originari di questa città qui hanno dovuto acquistare case o fare altri investimenti che ora rischiano di perdere. Quest’ospedale sembra una valle di lacrime – denuncia l’avvocato agropolese - eppure continua a salvare delle vite umane". L'ultimo esempio ieri: un paziente è stato soccorso a Capaccio. Il medico di turno sullambulanza, ritenendo che il malcapitato non fosse nelle condizioni di arrivare vivo allospedale di Vallo della Lucania, ha chiesto di trasportarlo ad Agropoli dove grazie ai medici della rianimazione ha avuto salva la vita. "Questa - ha sottolineato Basile - è lennesima dimostrazione dellimportanza del nostro presidio ospedaliero".