Cronaca

Operazione antidroga tra Capaccio e Vallo, ecco i dettagli

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Sei persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari a seguito di un'operazione antidroga condotta dai carabinieri del Reparto Operativo di Salerno. Si tratta del 31enne Salvatore Maresca e del 27enne Giancarlo Rossi, entrambi pregiudicati residenti a Capaccio Scalo; del pregiudicato 32enne Nicola Paparazzo di Casal Velino; del 25enne Costantino Leo, dell 29enne Luigi Noviello originario di Marano di Napoli e del 25enne cavese Emiliano Carrera, tutti incensurati e residenti a Vallo della Lucania. Una settima persona, Susanna Di Feo, 44enne di Vallo della Lucania, รจ stata sottoposta all'obbligo di firma. Gli accertamenti condotti dagli investigatori, a mezzo di attività di intercettazione e contestuali servizi di osservazione, controllo e pedinamento, davano conferma del susseguirsi di incontri tra gli interlocutori sottoposti ad intercettazioni, e consentivano l'arresto, in flagranza di reato, di due degli indagati, Emiliano Carrera e Luigi Noviello, lo scorso settemb.re In detta circostanza, i militari dell’Arma sequestrarono circa 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Le investigazioni consentivano di lumeggiare la figura di Costantino Leo, titolare di un’agenzia di pompe funebri a Vallo della Lucania, il quale era dedito comunque all'attività di spaccio di droga ad una vasta clientela di giovani del luogo. In questa fiorente attività, Leo era coadiuvato da una schiera di incensurati ed insospettabili, tra cui gli stessi Carrera e Noviello. Il Carrera, benché originario di Cava dei Tirreni, era domiciliato a Vallo della Lucania per motivi di studio, in quanto frequentatore di un corso che lo avrebbe poi abilitato alla professione infermieristica, mentre Noviello, originario di Marano (Na), si era trasferito a Vallo per sottrarsi alla guerra di camorra in atto a Napoli. Le indagini consentivano di disarticolare anche la rete di approvvigionamento dello stupefacente, consentendo l'emissione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico dei pregiudicati capaccesi, Salvatore Maresca e Giancarlo Rossi, entrambi conosciuti alle forze dell'ordine e considerati elementi di spicco della malavita locale, in particolare in considerazione del passato delinquenziale del Rossi, figlio del più noto Umberto, già affiliato alla Nco di Raffaele Cutolo. Rossi e Maresca, in particolare, evidenziavano una maggiore capacità di dissimulazione dell’attività delittuosa rispetto agli altri indagati, e soltanto il monitoraggio attento dei predetti, supportato da una capillare attività dinamica dei carabinieri, consentiva di attribuire loro lo specifico ruolo di fornitori dello stupefacente al vallese Leo ed agli altri sodali. In ultimo, è d'uopo lumeggiare la figura di Susanna Di Feo, la quale acquistava ingenti quantitativi di hashish e cocaina dagli spacciatori di Vallo della Lucania, non per uso personale, ma al fine di soddisfare le necessità del figlio tossicodipendente. A seguito delle formalità di rito, gli arrestati sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari. Per tutti, l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, trasporto, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

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