La Mistrall, primo insediamento industriale realizzato nel Cilento, ha chiuso i battenti. La notizia giunge da "La Città" in un articolo a firma di Pietro Comite. Fallita la prima azienda italiana che fabbricava siloveicoli, capaci cisterne per il trasporto di materiale sfuso. Il dramma del licenziamento si è abbattuto su 40 dipendenti che, pur avendo ricevuto la relativa comunicazione, speravano nella riapertura di quei cancelli chiusi a luglio proprio per l’interessamento, l’intermediazione e l’immissione di nuove realtà nel contesto della particolare produzione che sembravano materializzarsi all’orizzonte. Invece, una cappa di piombo è calata sul primo stabilimento sorto nel Comune di Ogliastro Cilento con la storica concessione edilizia del 19 febbraio 1976 firmata dall’assessore delegato, duramente contestato fino a quando l’insediamento non divenne lampante realtà. Infatti, dopo appena due anni, lo stabilimento che i fratelli Lopardi di Agropoli avevano realizzato prima in Africa e poi trasferito nel Cilento, avviò la sua produzione stravolgendo l’atavica inclinazione agricola della popolazione cilentana. L’iniziativa, sulla quale erano stati in pochi a scommettere, divenne subito riferimento e stimolo per nuove proposte ed insediamenti produttivi. La Mistrall, unico stabilimento europeo per la costruzione di siloveicoli, conquistò subito il relativo mercato ampliando e potenziando la sua struttura e la relativa produzione. Ceduta ad un gruppo finanziario beneventano, l’azienda ebbe nuovi impulsi con nuove prospettive occupazionali tanto da raddoppiare il personale dipendente. Un autentico boom produttivo e gestionale che lanciò lo stabilimento di Ogliastro Cilento nel firmamento europeo dei trasporti sfusi. Tante le commesse a scandire la quotidianità della Mistrall, divenuta leader incontrastata del mercato europeo che fronteggiava con circa 400 siloveicoli annui. Furono momenti di grande espansione proprio per la particolarità di quella produzione che garantiva trasporti speciali senza l’incubo dell’alterazione o della trasformazione. Ora la curatela fallimentare ha disposto la definitiva chiusura dei cancelli della Mistrall nella più assoluta indifferenza istituzionale e politica verso 40 lavoratori e rispettive famiglie senza più lavoro e sostentamento economico.