E accusato di violenza sessuale aggravata commessa su una 14enne con luso di sostanze narcotiche o stupefacenti. Arrestato M.C.S. 19enne accusato anche di estorsione continuata, e di tentata riduzione in schiavitù, finalizzata alla prostituzione minorile aggravata. Il fatto è accaduto a Marina, frazione di Camerota i primi giorni di Marzo
Nel pomeriggio di ieri a Marina di Camerota, i militari della locale Stazione Carabinieri, coadiuvati da personale specializzato in accertamenti tecnici di laboratorio, della SIS del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno (agli ordini del Luogotenente TESTA), hanno dato esecuzione al provvedimento arrestando il giovane dopo perquisizione domiciliare ed il prelievo di materiale biologico, rilevato su indumenti vari, necessario per i successivi accertamenti scientifici.
I militari, a seguito di complesse ed articolate indagini, avevano modo di raccogliere gravi e pesanti indizi di colpevolezza, a carico del giovane, in ordine ai reati contestatigli. Infatti, partendo dalle dichiarazioni della piccola, contenute in denuncia, si è passati allesame della puntuale relazione tecnica redatta dallAssistente Sociale, e dallEducatrice di Sostegno, le quali hanno assistito la giovane nellimmediatezza dei fatti, riscontrandone la genuinità ed attendibilità, per poi allargare lanalisi al contesto familiare, sociale e culturale della piccola vittima.
Difatti ulteriori riscontri, sono stati rinvenuti nelle dichiarazioni rese dalla madre della piccola 14enne, limitatamente a quanto la stessa ha potuto verificare di persona, partecipando anche alle vicende di vita della figlia e del suo nucleo familiare.
Riscontri oggettivi si sono poi rinvenuti negli esami medico - specialistici - ospedalieri, a cui la vittima è stata sottoposta. I comportamenti criminali così come si sono delineati allesito delle indagini, e che trovano conferma nelle imputazioni formulate, ricalcano purtroppo in modo pedissequo, un iter abituale e terribile, proprio di alcune culture, contraddistinto dalluso di sostanze narcotiche, finalizzate alla commissione della violenza carnale completa, spesso in danno di vittime dalla tenera età, a cui segue la minaccia di divulgare lintervenuto approccio sessuale, per mascherata consensuale richiesta, ingenerando nella debole e giovane vittima, uno stato di completo assoggettamento allestorsore, oltre che di incapacità e soggezione, finalizzata allulteriore ed immediata sottoposizione al dominio dellaguzzino, tendente alla riduzione in schiavitù o servitù della giovane vittima, da indirizzare poi sulla strada della prostituzione, o del furto o dellaccattonaggio.
Nel medesimo contesto operativo poi, venivano deferite in stato di libertà altre due persone, un uomo ed una donna, sempre di nazionalità rumena, che pur non concorrendo nei reati sopra descritti, si sono resi responsabili autonomamente, ma in concorso tra loro, ed in esecuzione di uno stesso disegno criminoso, del reato di estorsione in danno della predetta minore, la quale mediante minaccia di rivelare ai suoi genitori, che ella stessa fumava, veniva costretta ripetutamente a consegnare sigarette e piccole somme di denaro.
Espletate le formalità di rito, larrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Vallo della Lucania, a disposizione dellAutorità Giudiziaria mandante.