Il mare cilentano gode di ottima salute. Dopo il nostro articolo "Qualità delle acque, premiato il Cilento. Ecco la situazione del mare", che riassumeva i dati del litorale campano rilevati dall'Arpac, proponiamo un'analisi nel dettaglio della costa cilentana dove prevale l'eccellenza delle acque.
A Capaccio l'unico punto dove è vietata la balneazione è alla foce del Solofrone. Qualità "sufficiente" in località "Villaggio Merola", alla foce ovest del Sele, e "Ponte di Ferro", dove l'acqua è classificata comunque "Buona".
Situazione simile ad Agropoli dove la balneazione è vietata soltanto alla Foce del Testene. Il corso d'acqua che "taglia" in due la città, influenza comunque negativamente i tratti di costa adiacenti: la qualità dell'acqua è infatti classificata "sufficiente" a nord per un tratto del Lungomare San Marco e a Sud fino al faro. Qualità dell'acqua confermata "Buona" alla "Marina" che potrebbe dunque tornare fruibile ai bagnanti purché non vengano istallati pontili.
A sud la situazione è decisamente migliore. Sorridono Castellabate, Montecorice, Pollica, Casal Velino, Ascea e Pisciotta.
Per ritrovare un tratto di costa al di sotto dell'eccellenza bisogna arrivare a Centola-Palinuro dove a "Cala Fetente" si segnala una qualità "Buona".
Promossa Camerota. E' classificata "Buona" anche la frazione Scario di San Giovanni a Piro. Ancora qualità Eccellente a sud (Policastro di Santa Marina e Villammare di Vibonati).
Scendendo la costa, dopo Agropoli, per ritrovare un tratto di litorale catalogato "sufficiente" bisogna arrivare a Sapri in località "Cammarelle". "Buona" l'acqua del Lungomare, "Eccellente" in tutti gli altri tratti di costa.
Le indicazioni dell'Arpac non tengono conto delle aree portuali, delle foci dei corsi d'acqua e delle aree marine protette dove la balneazione è vietata permanentemente indipendentemente dai dati che emergono dalle analisi.