L'Ospedale di Agropoli, piaccia o no , ha una sua storia, per questo Essa va raccontata, sinteticamente, ma nella sua interezza. Questa precisazione è particolarmente utile per i cittadini di Agropoli, i rappresentanti istituzionali, ed anche e soprattutto per l'Avvocato Giovanni Basile che, encomiabilmente presiede un Comitato a difesa dell'Ospedale di Agropoli, ma ha solo una semplice ma involontaria colpa dovuta alla sua relativa e recente conoscenza storica di tutta la vicenda per il sol fatto che quando questa nasceva lui era ancora giovanissimo e , forse , ancora impegnato sui banchi dell'Università.
Dopo circa 30 anni di attesa il presidio Ospedaliero di Agropoli nel lontano 2004, viene inaugurato in pompa magna dall'intero staff dirigenziale del PD Lcale, Provinciale, e Regionale ( Presidente Antonio Bassolino ). Grande evento per la nostra Comunità, senza però immaginare cosa sarebbe accaduto dopo otto anni da quella data.
Oggi , dopo una scellerata scelta che prevede, in esecuzione ad un Decreto ( 49 del 2010 ) che segue in attuazione la legge Regionale 16 del 2008 per la rimodulazione del Piano sanitario della Campania, il nostro Ospedale, dopo alcuni mesi di carte bollate che si rincorrono tra decreti di intimazione al blocco delle attività, ricorsi al tar, sospensive, e sentenze di merito, arriva la decisione definitiva varata dal Tar Campania in data 05/06/2013 che, di fatto, stabilisce ed intima la definitiva attuazione del provvedimento di chiusura del Nosocomio Agropolese.
In vero, l'Ospedale di Agropoli non lo ha chiuso il centro- destra, come recita un fresco manifesto del PD locale in maniera strumentale ed imprecisa, ma il centro-sinistra in collaborazione, per gli adempimenti finali, con una destra sorda, insensibile, poca attenta ed incapace di rivedere atti contestati e contestabili.
Quali sono le riflessioni che, in maniera molto pacata ma determinate e forti, a mio avviso, vanno fatte:
C'è stato veramente l'interesse per questo “bene- patrimonio” di tutti che oggi viene in malo modo “scippato” ad una comunità?
Le colpe partono da molto lontano:
Ricordiamo a chi legge che, per l'allora dirigenza del PD e gli allora leaders locali (in particolare il nostro Sindaco all'epoca potentissimo pluriassessore Provinciale ), fu una stragrande vittoria allorché il Consiglio Regionale guidato dal governatore Antonio Bassolino, nel 2008 decise di accorpare tutte le tre Aziende Sanitarie Locali sotto l'egida dell’Asl Unica di Salerno ( forse nella convinzione di togliere potere ad un amico-nemico di Partito di nome ANTONIO ?....) .
Sembrò in quel momento una grande operazione politico-amministrativa. Non è stata forse la stessa che, a leggerla oggi, ha fatto si che i tanti debiti della ASL SA 1 fossero spalmati anche sulla contabilità della nostra ASL ex SA3 ( da tutti sempre riconosciuta come virtuosa e produttiva ) facendola calare tra le ASL in pieno deficit e contribuendo al futuro inserimento dell'Ospedale di Agropoli fra quelli che risultassero in perdita e per questo a rischio chiusura?
Non è stato il Consiglio Regionale ( di centro-sinistra a guida BASSOLINO ) nel 2010 che con il DECRETO 49 ha deliberato il nuovo piano sanitario attuativo dove si decretava la definitiva fuoriuscita dalla rete dell'emergenza del P.O di Agropoli e per questo inserito fra quelli da chiudere?
Il Sindaco di Questa città FRANCO ALFIERI era ed è uno degli uomini di punta del Partito Democratico in Provincia di Salerno, ma ha effettivamente profuso tutte le energie per scongiurare questa mortificazione alla nostra area territoriale che parte da Capaccio arrivando a Palinuro e passando per l'alto Cilento ?
NOI NON SIAMO SOLIDALI CON IL SUO OPERATO E NON POSSIAMO ESSERE AL SUO FIANCO, SIAMO STATI, SIAMO E SAREMO AL FIANCO DEI CITTADINI DI AGROPOLI !!!!!!!!!!
Distribuendo equamente le colpe da sinistra a destra, siamo convinti e ribadiamo con forza che i nostri colleghi di appartenenza sono solo gli ultimi artefici in ordine di tempo ( quali esecutori materiali di una sentenza già scritta ) di uno “scippo” in piena regola al nostro territorio, e per questo non possiamo “assolvere” il Sindaco e l'intera classe dirigente Amministrativa della nostra Città per come ha interpretato negli ultimi 6 anni, e da quando è al governo con a capo ALFIERI, la difesa di questo Presidio.
Tanto c'era da fare e non è stato fatto!
La sua inettitudine e la poca attenzione al problema, a mio avviso è stata evidente e tangibile.
Voglio ricordare ai cittadini, al Sindaco ed alla attuale sua maggioranza, quale classe dirigente di allora e di ora , quante ed innumerevoli sono state le richieste ( Agli atti del Comune ) fatte da consiglieri di opposizione nella passata legislatura, quando ancora forse si era in tempo per correggere una rotta avviata scellerata ed infausta , affinché il problema Ospedale si portasse all'attenzione del CONSIGLIO COMUNALE prima e dei vertici Regionali di governo poi.
A tante richieste, con immenso “sforzo”, solo tre o quattro sedute monotematiche di Consiglio sono state dedicate all'argomento, troppo poco!
Non è scarso interesse su una questione così fondamentale per la Città e la salute dei cittadini?
Probabilmente la nostra maggioranza di allora e di ora è stata ed è, seppur con rispetto di ciò che si è fatto, molto più attenta e concentrata sulle opere pubbliche, sui problemi urbanistici, sulla redistribuzione delle aree da riqualificare ed edificare , sull'avvio e l'inaugurazione di nuove strade, viottoli e sentieri, e su altri problemi pur importanti ma che, a mio avviso, andavano messi in seconda linea rispetto al bene prezioso della salute.
Quale Presidente della Repubblica, , Presidente del Consiglio dei Ministri, e Ministro della Salute, oggi è troppo tardi !
Ancora demagogia, ancora fantasticherie, ancora fumo!
Il SINDACO, nel rispetto dei suoi elettori e non, faccia atti seri e conseguenziali ma concreti, come primo Cittadino e capo di una Comunità e come tante volte da più parti gli è stato suggerito, non perda altro tempo
SI DIMETTA !
una volta per tutte, e ritrovi una dignità di appartenenza, da cittadino, da politico e da primo rappresentante delle Istituzioni, questa , a mio avviso è l'azione più forte e decisa che il massimo rappresentante di una Comunità può fare.
Lo faccia per il suo popolo e consegni la FASCIA nelle mani del Governatore Caldoro anch'egli responsabile di aver dato il colpo di grazia, senza ascoltare nessuno, a questa popolazione che senz'altro non è seconda ai corregionali di Napoli e della sua Provincia , dell'area nord di Salerno e di tante altre aree meglio rispettate e tutelate .
Lo faccia, se ritiene, in uno ai Sindaci dei Comuni che gravitano sul questo territorio che per tanti anni hanno usufruito dell'eccezionale opera del nostro Ospedale.
Lo faccia come atto di gratitudine e rispetto verso i tanti operatori di questo Ospedale di cui dobbiamo essere orgogliosi per il ruolo svolto che sempre, con grande abnegazione, professionalità, spirito di servizio hanno svolto il proprio lavoro in mezzo ad enormi difficoltà ed ostacoli dovute a carenza di mezzi e personale e che, grazie alla loro straordinarietà, sono state brillantemente superate salvando vite umane ed alleviando sofferenze con umiltà, capacità e dedizione.
Emilio Malandrino - dirigente Pdl Agropoli