Cento alberi di natale, cento creazioni dautore, tutte esclusive, con il simbolo delle feste natalizie: un abete realizzato o rivestito in maniera inedita dai personaggi più noti del mondo della moda, del design, dello stile e della cucina. Anche questanno torna cento alberi dautore, kermesse organizzata annualmente a Roma dallassociazione Sergio Valente, che si occupa di raccogliere fondi per beneficenza o per iniziative sociali, mettendo in mostra le creazioni di cento autori italiani ed internazionali (da Tom Ford a Bulgari, da Jimmy Choo a Louis Vuitton) che si sono ritrovati per rielaborare lalbero di Natale nel segno della creatività . Tra i vari espositori, negli stand della famiglia Fendi in via Borgogna, vi è anche lo chef agropolese Raffaele Figliola che propone le sue praline del cardinale, i bocconcini di bufala di Paestum da lui rielaborati in sedici gusti e altrettante colorazioni diverse. Il prodotto, che sta facendo parlare tanto di sé, dopo la presentazione avvenuta al Savoy Beach Hotel di Paestum, è alla sua seconda degustazione. Le praline del cardinale, sono interamente realizzate nei caseifici di Paestum con latte di bufala campana dop. Si tratta di mozzarelle il cui sapore è allungato con prodotti tipici delle varie regioni italiane.. Si va dal pistacchio di Bronte al mirto di Sardegna, dalla nocciola del Piemonte al cioccolato di Modica, dal gusto zenzero e cannella a quello fave di cacao e fichi bianchi del Cilento. Sono entusiasta che le praline del cardinale siano state scelte tra i cento alberi dautore dallassociazione Sergio Valente. Si tratta di un prodotto che sta riscuotendo un grande successo e che presto sarà possibile mangiare nei ristoranti più raffinati afferma lo chef Raffaele Figliola. Il progetto delle praline è nato tre anni nel manipolare vari ingredienti dolciari e caseari. Da qui l'idea di andare a creare questo nuovo tipo di mozzarella i cui sapori però non cancelleranno tipicità del prodotto. Tutta la parte tecnica di lavorazione ed elaborazione è eseguita nel Cilento, lo studio del prodotto è avvenuto ad Agropoli mentre la produzione si svolge a Paestum.



