Cronaca

La vertenza Parco del Cilento-lavoratori approda in tribunale


Domani,18 maggio, alle ore 17.00 la vertenza dei lavoratori forestali del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano approda in Prefettura, da dove partirà il tentativo di conciliazione, necessario per i lavoratori impegnati nei servizi pubblici essenziali.Fesica ed Fna Confsal rappresenteranno l’ esigenza degli addetti alle pulizie, e chiederanno garanzie di impiego per gli ex dipendenti forestali , senza lavoro da 16 mesi.

 

 

Una soluzione è possibile - spiegano i sindacati perché:

  • Non mancano le risorse, 25 milioni di residui passivi, secondo il Dr. Girolamo Auricchio, componente del Consiglio direttivo del Parco, residui da impiegare, in parte, per un piano pluriennale di impiego dei lavoratori, decisione che piace ed auspica anche il Dr Aldo Cosentino, capo gabinetto del Ministero dell’ Ambiente, perché son da mettere a coltura e tenere in manutenzione le tenute agricole e le pertinenze dei palazzi e delle ville di cui il Parco è proprietario e affidatario.

  • Per non parlare delle pulizie, delle manutenzioni dei sentieri entro gli itinerari del parco, oggi completamente impraticabili;

  • perimetrazioni, tabellazioni, sorveglianza e gestione di progetti integrati e coordinati con la Regione, la Provincia, i Comuni e le Comunità Montane sono una nuova frontiera per erogare servizi per il sociale ed a supporto dell’ attività turistica ed agricola a costi bassissimi.

  • Manutenzione dei boschi vetusti con i progetti finanziati son ulteriori possibilità di lavoro che si allargano ai tanti disoccupati dell’ area Diano-Alburni-Cilento.

Il sindacato della Confsal , per i lavoratori licenziati, chiede il riconoscimento dei diritti contrattuali della ex dipendenza, infatti in modo illegale ed assurdo è stato negato l’ attestato di servizio prestato per le qualifica di assunzione e retribuzione, diniego che ha imposto la formalizzazione delle vertenze legali

I lavoratori sono fiduciosi , “ ci sarà un giudice a Berlino! ” , scevro da interessi di parte che vorrà incoraggiare la scelta di chi chiede solo di lavorare, dopo anni di disillusioni alle dipendenze di un Ente matrigno.

La soluzione della vertenza e l’ avvio di una prospettiva più serena , servirà a ridare fiducia anche a quanti si erano illusi che l’ autogoverno di un Ente Ministeriale in Campania, e nel Cilento, potesse di per se stesso essere opportunità per lo sviluppo, invece vigilanza, democrazia partecipata, iniziativa e lotta sindacale sono ancora le armi utili della democrazia.

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