Attesissima “Viaggio oltre il confine” mostra personale di Antonio Balbi che è stata inaugurata sabato presso l'aeroporto di Pontecagnano. Un viaggio, appunto, tra le bellezze paesaggistiche, le tradizioni, le leggende del nostro amato territorio. Attraverso una resa cromatica rarefatta, accompagnata da linee, che di dipinto in dipinto appaiono appena suggerite per poi essere potenti nel taglio e nella proposta d’interconnessione e sovrapposizione, ecco apparire, sotto gli occhi dell’osservatore, la ginestra d’oro del Cilento, le praterie di Persano, le onde di Marina di Camerota, gli echi del mare e il tuffo di Palinuro, la ricca Piana del Sele, il bianco Cervati, l’acqua di Campagna, l’arte e i colori di Vietri, il cielo di Salerno. Questo magnifico viaggio è narrato attraverso i colori, quindi, Antonio Balbi, propone una ricerca lontana dal figurativo, che pure pratica di sovente, per presentare una nuova visione dell’itinerario e del luogo che investa e attraversi completamente l’osservatore con un’arte suggerita e narrante. Antonio Balbi presenta una ricerca pittorica ove segno e cromìa si fondono come in una danza, non a caso la fluttuazione della composizione risulta tratto estetico specifico dell’artista. L’ispirazione, il contesto, la riflessione è spesso delicata, leggera ma allo stesso tempo potente, poiché si avvale dei reconditi ancestrali dell’essere umano: i primordi, la storia, la leggenda, a volte l’arcano che appartengono ad ognuno sono alla base della sua intensa concezione artistica. Il mondo, nelle raffigurazioni dell’artista, è sognato e poeticamente sognante, e non cessa di trasmettere un profondo amore per la preziosità e l’unicità della vita.