Attualita'

L'agropolese V.Marcelli protagonista di un'importante scoperta medica


Un pezzo di Agropoli a Marrakech e nel mondo. Dal 12 al 17 Novembre 2011 nella cittadina del Marocco si è tenuto il 20° congresso mondiale di neurologia. Tra i vari relatori spicca indubbiamente la figura del prof. David Samuel Zee della John Hopkins University di Baltimora, considerato a ragione il neurologo con la maggiore esperienza di disturbi dell'equilibrio e di sondromi vertiginose al mondo. Il prof. Zee ha tenuto una relazione “MRI magnetic fields stimulate the brain”. Si tratta di una relazione di estremo interesse poiché dimostra come il campo magnetico della risonanza magnetica nucleare, abbia un chiarissimo effetto stimolante per il sistema vestibolare, principale responsabile del nostro equilibrio. Tale effetto da un lato giustifica i disturbi lamentati dai pazienti e dagli operatori che lavorano nelle vicinanze della strumentazione, dall'altro apre interessanti ipotesi sui meccanismi che regolano il nostro equilibrio e sulla possibilità di utilizzare l'effetto eccitatorio del campo magnetico a fini sia diagnostici sia terapeutici. E' con particolare orgoglio che ricordiamo come tale scoperta sia nata dall'intuizione di un nostro concittadino, Vincenzo Marcelli, medico otoneurologo da sempre impegnato nello studio e nella ricerca delle patologie del sistema dell'equilibrio. “Avevo ideato un esperimento di risonanza magnetica funzionale che prevedeva di valutare gli effetti della vertigine sul cervello, vertigine che sarebbe stata da me provocata stimolando l'orecchio con l'acqua ghiacciata – dice il dottor Marcelli. “ Ma prima ancora di essere stimolati dall'acqua ghiacciata, tutti i soggetti esaminati, appena entrati nella risonanza magnetica, hanno mostrato un movimento oculare che attestava l'eccitazione del sistema dell'equilibrio, il nistagmo. In assenza di qualsiasi stimolazione esterna , tale effetto eccitatorio poteva essere determinato evidentemente soltanto dal campo magnetico della risonanza stessa. L'emozione è stata notevole perchè per la prima volta si dimostrava in maniera inequivocabile ciò che fino ad oggi si era sospettato, e cioè che un campo magnetico ha un effetto eccitatorio sul sistema dell'equilibrio. A questo punto – prosegue Marcelli – ho incontrato il prof. David Zee e l'ho messo al corrente di tale fenomeno. Nel giro di pochi giorni abbiamo organizzato un gruppo di lavoro del quale hanno fatto parte oltre al sottoscritto, Dale C. Roberts (neurologo), Joseph S. Gillen (radiologo), John P. Carey (otorinolaringoiatra), Charles Della Santina (otorinolaringoiatra del dipartimento dell'ingegneria biomedica) e lo stesso David Zee. La ricerca si è svolta presso la facoltà di medicina e chirurgia della John Hopkins Università ed il Kirby Research Center del Kennedy Krieger Institute di Baltimora ed il dipartimento di Neuroscienze della facoltà di medicina e chirurgia dell'Università Federico II di Napoli. Grazie a tale ricerca è stato possibile non solo confermare ciò che avevo visto nel mio precedente esperimento ma chiarire nei minimi dettagli qual è l'effetto del campo magnetico della risonanza sul sistema vestibolare e come si determina l'eccitazione dello stesso”. Lo sforzo di tale gruppo di lavoro ha dato luogo ad una pubblicazione sulla autorevolissima rivista Current Biology.

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin