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L'Agropoli non va oltre il pari con il Torrecuso


AGROPOLI: Capotosto, Amendola, Guarro, Chiavazzo, Panini, Scognamiglio, Capozzoli, Maisto (20’st Tarallo), Palumbo, Vitale (36’st Landolfi), Toscano.
a disposizione : Carezza, De Falco, Eugeni, Staiano, Cascone, Ragosta, Sosero.
allenatore: Pietropinto

TORRECUSO: Spicuzza, Colarusso, Improta, Carrato (17’ st Lopetrone), Pascuccio, Conti, Zerillo D. (33’st Di Benedetto), Pecora, La Cava, Aracri, Cavezza (10’st Zerillo M.).
a disposizione: Minchiello, Inglese, Zambarino, Maddalena, Varricchio, Fusco.
allenatore: Santosuosso

AMMONITI : Amendola, Toscano, Landolfi (A); Carrato, Pecora (T)

ARBITRO: Di Benedetto di Barletta

NOTE: Spettatori 500 circa; recupero 1’pt, 4’st; angoli 7 a 3 per l’Agropoli

 

È mancato il gioco come era mancato del resto anche nelle altre uscite dei delfini. Ci ha provato l’Agropoli a vincere la partita soprattutto con la voglia e a tratti anche con l’intensità, ma non sono bastate per trovare i tre punti. Già dopo un quarto d’ora con un tiro cross di Guarro respinto in tuffo da Spicuzza, cinque minuti dopo altro tiro cross dalla corsia opposta con Capozzoli ma stesso risultato del precedente. Intorno alla mezz’ora è Palumbo a provarci senza fortuna, il suo colpo di testa viene impattato male e termina sul fondo. Chiude la serie di occasioni del primo tempo un sinistro di Chiavazzo terminato alto a cinque minuti dalla fine. L’Agropoli che scende in campo sembra motivata a cercare il vantaggio, dopo appena un minuto Vitale si vede respingere in angolo la conclusione dall’estremo difensore ospite. Dieci minuti più tardi la prima vera palla gol per i padroni di casa sull’asse Palumbo Vitale. L’ex Turris serve Palumbo in area di rigore ma ancora una volta Spicuzza si oppone e sul successivo tap-in Vitale è male posizionato per trovare il gol. Il Torrecuso anche se si affaccia poco dalle parti di Capotosto è ben organizzato, la “mano” del tecnico Santosuosso è evidente ed apparte l’occasione da gol capitata a Palumbo non subisce mai clamorosi rischi verso la propria porta. Nel finale saranno sempre Palumbo e Vitale gli uomini più pericolosi. Il primo ci prova al venticinquesimo con un diagonale dall’interno dell’area che si perde sull’esterno della rete, il secondo dalla distanza (minuto trentacinque) ma è sempre Spicuzza a dirgli di no mettendo in angolo. Non bastano neanche l’ingresso di Tarallo e Landolfi a smuovere le acque, l’Agropoli si ferma sul muro del Torrecuso alzato magistralmente dal suo tecnico al quale ha pesato l’assenza di Senè che in una partita come quella di oggi fatta di ripartenze poteva fare molto male ai cilentani. Gli ospiti portano a casa un punto lottato e soprattutto meritato.

SPOGLIATOI:

SANTOSUOSSO: “Ci portiamo a casa un punto fortemente meritato con una grande squadra, io credo che l’Agropoli sia la seconda forza del campionato. È vero che in qualche circostanza potevamo andare sotto di un gol ma è pur vero che anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni”. Soddisfatto il tecnico anche della prestazione del nuovo acquisto La Cava “Noi cercavamo una punta, siamo stati molto tempo su Fava, alla fine siamo arrivati a La Cava che è un giocatore di categoria che ci da una grande mano. Oggi ci mancava Senè e sappiamo tutti quanto sia importante per noi. L’Agropoli ci ha costretto anche a qualche cambio in corsa, ho dovuto mettere dentro forze nuove anche per continuare ad esercitare il pressing evitando di far ragionare l’Agropoli”. Partenza ottima quella del Torrecuso che tra campionato e Coppa Italia ha perso solo dal Savoia “è vero, ma c’è da dire che quando siamo andati al “Giraud” avevamo quattro assenza ed abbiamo pagato lo scotto del noviziato. Non credo che siamo una squadra che va  a Torre e prende cinque gol, ma questo mi interessa poco la mia attenzione va sulla Cavese nostro prossimo avversario”. A chi gli chiede se l’obiettivo era la vittoria contro la squadra della sua città Santosuosso precisa subito “assolutamente no, alleno da tanti anni ormai. Scherzando dico sempre che il mio primo under è stato Giuseppe Garibaldi, per l’Agropoli è solo una squadra come le altre, io non sono l’unico allenatore e l’Agropoli non è l’unica squadra. Io sono un agropolese doc, da adesso in poi rimango il primo tifoso dell’Agropoli ma è chiaro che oggi volevamo fortemente il risultato”.

 

PIETROPINTO: il tecnico ebolitano in sala stampa si è detto amareggiato e insoddisfatto dalla sua squadra. “Non ci siamo, siamo amalgamati male. – ha detto il tecnico – è chiaro che devo essere io ad addossarmi le colpe di questa situazione, l’allenatore sono io”. 

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