Cronaca

Il centro di Agropoli trasformato in un mercato abusivo

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Le "sentinelle" attendono che i vigili urbani stacchino dal servizio. Poi un cenno ed ecco che una decina di indiani escono dai vicioli di corso Garibaldi e improvvisino in piena isola pedonale un vero e proprio mercato abusivo.

E' quanto si verifica ormai da tempo nel centro cittadino di Agropoli. I primi fenomeni di questo mercato irregolare sono avvenuti la scorsa primavera quando pochi venditori ambulanti, tutti provenienti dall'Asia meridionale, si piazzavano tra piazza Vittorio Veneto e corso Garibaldi per vendere cover per telefoni cellulari. Il primo boom, però, si è avuto d'estate quando a mezzanotte in punto spuntavano fuori dal nulla diversi abusivi pronti a piazzare improvvisate bancarelle lungo il corso, attrezzate, oltre che di accessori per cellulari, anche di oggetti di bigiotteria. Al termine della stagione estiva, entrato in vigore "l'orario invernale", basta che siano passate le 22 ed ecco che le sentinelle, mentre i vigili timbrano il cartellino e depositano le divise, danno il segnale per far uscire fuori i commercianti d'oriente, subito presi d'assalto dai giovanissimi. Un fenomeno, questo, in costante e indisturbata crescita che ha ormai trasformato il centro di Agropoli in una piccola Nuova Delhi senza che le forza dell'ordine riescano ad evitarlo.

Ma la presenza dei venditori abusivi non si verifica solo il sabato sera. Nelle giornate di pioggia, alle prime gocce d'acqua che si abbattono sul centro cilentano, ecco che i venditori di accessori per telefonia o di suppellettili femminili si trasformano in commercianti d'ombrelli, lesti ad offrire uno strumento per ripararsi dalla pioggia a chi, non avendo previsto il maltempo, rischia di bagnarsi. Nelle giornate di sole, invece, non mancano i venditori di calzini, in questo caso d'origine partenopea, così come coloro che si offrono di scacciare il malocchio con il più classico metodo del sale doppio.

Per i cittadini che con astuzia riescono durante il loro percorso mattutino ad evitare tutti questi personaggi (compreso i filippini venditori di accessori e gli slavi con prole al seguito che provano a piazzare accendini o altri inutili oggetti) sarà inevitabile in una città multietnica come Agropoli, trovare anche qualche giovane di origine africana che dinanzi a farmacie o supermercati chieda monete per sopravvivere, salvo però rifiutare alimenti o altri beni di prima necessità che qualcuno prova ad offrire ritenendoli più importanti dello stesso denaro.

E mentre le forze dell'ordine tardano ad agire, qualcuno ipotizza addirittura la presenza di loschi personaggi alle spalle di mendicanti e venditori abusivi. Una sorta di piccola mafia che sta crescendo sempre di più L'allarme che l'associazione Camelot lanciò qualche mese fa, però, è rimasto ancora inascoltato.

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