Sapri. Fare Verde Cilento ha segnalato agli enti competenti (Sindaco , ASL , CTA, servizio fitosanitario nazionale) una diffusa presenza di processionaria lungo il sentiero “ Apprezzami l’asino” e la soprastante strada statale 18 , dove molti pini presentano sui rami la tipica “nuvoletta” che contraddistingue la presenza di nidi di processionaria.
La Processionaria del Pino è una delle farfalle le cui larve, oltre ai danni alle piante, può provocare reazioni epidermiche ed allergiche anche a persone ed animali a sangue caldo. Deve il suo nome al modo in cui si spostano le larve ,in una processione in cui ogni larva appare “agganciata“ alla precedente.
La farfalla ha un'abitudine notturna e la sua vita è breve, da 1 a 2 giorni. Depone da 100 a 300 uova attorno a due aghi di pino; le uova si schiudono 30-40 giorni dopo la deposizione e le larve appena ne escono cominciano inesorabilmente a mangiare le foglie vicino al nido e tessono una fitta ragnatela che compattano poi con altre colonie creando così il nido invernale. All’ inizio della primavera le larve si riuniscono e vanno a cercare un luogo dove chiudersi nelle crisalidi .
Compiono il percorso nella caratteristica fila indiana delle processioni e giunte ad una radura aerata si interrano per qualche mese.
Verso la fine dell'estate il ciclo ricomincia con le farfalle uscite dalle crisalidi interrate.
"Da fine autunno all'inizio della primavera - evidenziano da Fare Verde - è opportuno non avvicinarsi a larve o nidi ed evitare di sostare sotto le piante infestate. All'inizio della primavera evitare di avvicinarsi alle processionarie in fila o di cercare di uccidere i bruchi con mezzi inadeguati. Gli interventi vanno affidati a personale specializzato adeguatamente protetto (occhi e cute) poiché i peli urticanti dei bruchi provocano reazioni epidermiche alle persone e reazioni allergiche anche gravi in soggetti sensibili. Anche sugli animali gli effetti possono risultare molto gravi, soprattutto se una delle larve venisse ingerita".
Il Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007, GU n. 40 del 16.02.08 , dando atto che la processionaria del pino è un fitofago endemico in Italia, prevede che la lotta contro di essa è obbligatoria, nelle aree in cui sia stato stabilito che la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza dei pini. Ai Servizi fitosanitari compete definire le modalità degli interventi di profilassi disposti dall'Autorità sanitaria competente, per prevenire rischi per la salute delle persone o degli animali.