Una tradizione locale vuole qui scampato il vescovo della diocesi di Paestum, profugo a seguito delloccupazione saracena di Agropoli, dove il vescovato si era ricostituito dopo la conquista longobarda. Si narra di una pietra dove il vescovo avrebbe scritto una frase che recitava tra laltro:
.....Qui è la mia eredità. Da questultima parola avrebbe origine il nome di Eredita.La figura di S.Giovanni Battista ha sempre rappresentato per la popolazione del piccolo centro cilentano, il comune e supremo punto di riferimento. Molte sono le storie tramandate da generazioni che raccontano di eventi miracolosi attribuiti al Battista.
E' certo che fino a qualche decennio fa, la statua di S.Giovanni Battista era adornata con una tracolla di tessuto pregiato, tutta ricamata con filamenti d'oro, ora scomparsa. La tradizione narra di una tracolla donata al Santo da un condottiero Saraceno che, guidando il suo esercito in occasione di un assalto alle popolazioni della piana di Paestum, arrivato alla località "Varco Cilentano" vide sulla collina il piccolo borgo di Eredita con la sua Chiesa. Incontrato un pastore, domandò a costui
la strada più breve per raggiungere il paese, e questi lo indirizzò verso l'attuale direttrice Giungano - Trentinara.
Solo dopo molte ore l'esercito saraceno entrò nell'abitato di Eredita, e quando il comandante varcò la porta della Chiesa, dove si era rifugiata con comprensibile paura tutta la popolazione, questi, alzando gli occhi, riconobbe nella statua di S.Giovanni Battista la figura del pastore che gli aveva indicato la strada sbagliata pur di salvare il paese dall'attacco del suo esercito. Allora il condottiero s'inginocchiò e commosso disse ai presenti di ringraziare il Santo Patrono, perché non avrebbe compiuto in Eredita alcuna azione vandalica. Si tolse la tracolla che indossava e la donò a S.Giovanni Battista.
Gli anziani del paese ancora hanno memoria di una tracolla tutta ricamata in filamenti d'oro che adornava la Statua del Santo.
LA FESTA DEL 24 GIUGNO
Eredita, festeggia la nascita di S.Giovanni Battista ed in questa occasione il piccolo centro cilentano è meta del pellegrinaggio di numerosi fedeli.
Già dalle prime luci del mattino, come da tradizione, il paese viene svegliato dallo sparo di alcuni colpi di mortaio, dal suono delle campane a festa e dalle note della banda musicale.
Il preludio alla solenne celebrazione del 24 giugno si ha la sera precedente, quando migliaia di persone, partecipano con devozione alla processione che porta per le vie del paese la reliquia del Santo.
Nel giorno della festa, la statua di S.Giovanni Battista viene portata in processione per benedire labitato di Eredita. Questo è il momento più toccante delle manifestazioni religiose, infatti, luscita della statua del Santo dalla porta principale della chiesa, crea brividi intensi ai fedeli presenti, che accolgono questo straordinario momento con applausi e commozione.
Al termine della processione si ripete il tradizionale rito del volo dellAngelo, che dedica al Santo i versetti della canzone nella quale vengono ricordati i passi della gloriosa vita del precursore di Cristo. Questo evento, di eccezionale fede e spettacolarità, conserva ancora pochi esempi nei paesi del territorio Cilentano e viene seguito ogni anno da una folta schiera di fedeli provenienti da diverse località della provincia salernitana. Per questo ed altri motivi la festa di S.Giovanni Battista ad Eredita conserva un fascino particolare. Viene celebrata infatti tutti gli anni il 24 giugno,