E’ fatta! Emanuele Scifo può partire. Le speranze adesso hanno più forza ed il sostegno delle Istituzioni. Non tutte in verità. Il giovane ‘guerriero ‘ dovrà subire il trapianto di stomaco, duodeno, pancreas, milza, intestino tenue e crasso. Negli Stati Uniti, a Miami l’unico centro al mondo capace di intervenire, dovrà restare per circa nove mesi.
La cifra, il milione di euro, è stato coperto dalla Asl (in intesa con gli Uffici della Regione Campania e la partecipata Soresa) e dallo sforzo di famiglia, amici e quanti in questi mesi ci hanno creduto.
“Una vicenda complessa, un lavoro straordinario. Adesso Emanuele può rasserenarsi”, sottolinea il consigliere regionale Giovanni Fortunato. “Sono felice e lo ringrazio per la pazienza che ha avuto in tutti questi mesi difficili e per l’encomiabile forza d’animo che ha saputo tirar fuori. Ha dovuto aspettare troppo, troppo. Ma non tutti hanno saputo affiancare, come avrebbero dovuto, l’Asl e la Regione in questa fase”. “Adesso non è il momento delle polemiche ma mi auguro che almeno in questo momento tutti i politicanti inutili che hanno cercato visibilità senza risolvere i problemi sappiano tacere”, tuona Fortunato. “La politica salernitana – conclude Fortunato – prenda esempio da Stefano Caldoro: i suoi uffici hanno lavorato ad un tema sensibile e non ha mai utilizzato la vicenda per scopi strumentali. La solita ed apprezzata lezione di stile. Grande Presidente”.