Il Codacons Salerno continua la sua battaglia per labbattimento degli ecomostri di Montecorice, in pieno parco nazionale. I manufatti furono costruiti in zona ad alta tutela ambientale con vincolo di inedificabilità, essi sono stati dichiarati abusivi già nella metà degli anni 80. Il tortuoso percorso giudiziario si è chiuso, dopo oltre venti anni, lo scorso dicembre con sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la legittimità dellordinanza di demolizione emessa dal Comune di Montecorice. Per smuovere le acque paludose della burocrazia il Codacons Campania intervenuto nel giudizio amministrativo aveva diffidato, con il Sindaco, il Presidente del Parco che pure ha poteri in materia di abbattimenti. LAssociazione era giunta a investire della questione finanche il Prefetto al fine di valutare eventuali omissioni nelloperato delle amministrazioni locali.Ora che la battaglia giudiziaria si è chiusa con la sentenza del Consiglio di Stato, spiegano gli avvocati Pierluigi Morena e Raffaella DAngelo dellUfficio Legale del Codacons, va ripristinata la legalità. Il comune deve procedere allimmediato abbattimento dei manufatti visto che il Ministero ha anche stanziato fondi per la demolizione. Lente comunale concludono i legali del Codacons, non ha risposto allaccesso per conoscere gli atti sul programma di demolizione, ed è per questo che è stato presentato ricorso al Tar. Continueremo ad incalzare il Comune in ogni sede fino a quando non vedremo gli ecomostri demoliti.