Attualita'

Delegazione di Agropoli a Roma per l'Angelus del Papa


"Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i giovani che hanno preso parte al Convegno promosso dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana. Saluto il Terz’Ordine dei Minimi di Pizzo Calabro, i partecipanti all’incontro formativo per le guide dei Santuari mariani, il gruppo di Agropoli, i fedeli di Riccione, Romagnano, Afragola, e quelli di Inarzo, che celebrano il centenario della Dedicazione della chiesa parrocchiale". Con queste parole il papa Benedetto XVI ha concluso l'Angelus della scorsa domenica 13 Novembre. In piazza San Pietro, presente anche una delegazione agropolese salutata pontefice a margine della funzione.
Durante l'Angelus, Benedetto XVI si è soffermato sul valore della vita: "Dio chiama ogni uomo alla vita e gli consegna dei talenti, affidandogli nel contempo una missione da compiere". Commentando la parabola dei talenti, il pontefice ha detto che "sarebbe da stolti pensare che questi doni siano dovuti; così come rinunciare a impiegarli sarebbe un venir meno allo scopo della propria esistenza". Il Papa ha poi ricordato anche la "provvisorietà dell'esistenza terrena", a rispettare la terra e a praticare la carità. "La carità - ha detto - è il bene fondamentale che nessuno può mancare di mettere a frutto e senza il quale ogni altro dono è vano".

Dopo la recita dell'Angelus, Benedetto XVI si è allontanato dalla finestra del suo studio, nel Palazzo Apostolico Vaticano, non prima però d'aver salutato tutte le delegazioni presenti tra cui quella di Agropoli che ha raccolto la benedizione del papa indirizzata a tutta la città.

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