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Cure sanitarie fuori Regione solo se le autorizza l'Asl

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 Altra stangata sulla sanità regionale e, inevitabilmente, sui pazienti salernitani. Dal primo gennaio scorso, infatti, con il decreto del commissario pubblicato sul Burc dell'8 aprile, chiunque intenda sottoporsi a particolari interventi su retina, cristallino, strutture intraoculari, malattie e disturbi dell' apparato muscolo-scheletrico e connettivo, interventi al ginocchio, dovrà essere autorizzato dalle Asl. Scopo della novità, "azzerare il fenomeno della emigrazione sanitaria verso regioni limitrofe e confinanti", secondo il segretario generale della Cisl Fp Pietro Antonacchio. In tal modo, si spera di ridurre la spesa per tali prestazioni costate alla Regione centinaia di milioni di euro. I non residenti che si recano presso i presidi sanitari del territorio, senza ricovero, dovranno pagare per il codice bianco 41,32 euro, per il verde 154,94 euro, per il giallo 309,87 euro e per il rosso 1.032,91 euro. Se poi il paziente dovesse spirare in ambulanza, i suoi familiari dovranno versare 25,82 euro. Circa le spese di trasporto dei malati: 300 euro per l'ambulanza, 1300 euro per gli interventi via mare e oltre 3 mila euro per l'elisoccorso. "In questa regione ormai prossima al disastro economico e in cui il degrado sociale sta raggiungendo limiti intollerabili e insostenibili, si decide di limitare il diritto di andarsi a curare ove meglio si ritiene, non favorendo riqualificazione e valorizzando le attività del nostro territorio, ma lasciando invariati i servizi ed impedendo ai propri cittadini di scegliere", ha concluso, affranto, Antonacchio. 34265

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