Il presidente del Consiglio comunale Agostino Abate, ha inviato lettera per ringraziare i sindaci del Cilento per la loro partecipazione alla manifestazione contro la chiusura e il ridimensionamento dell'Ospedale cittadino. Nonostante la situazione del noscomio agropolese sia ancora in bilico, la manifestazione dello scorso 1 Luglio, ha comunque dato un segnale forte della volontà del territorio.
"A nome della intera città di Agropoli - afferma Abate - ringrazio tutti i Sindaci che hanno partecipato al corteo del 1° luglio 2010.
Sono però rammaricato per la mancata conclusione del messaggio che questo territorio doveva e deve lanciare con questa manifestazione.
E ormai evidente che ritrovarsi in questa situazione non è la conseguenza di un obbligato rientro economico che la regione Campania deve perseguire ma è invece la conseguenza della longa mano della politica che ha partecipato alla nascita di un provvedimento che non è partito dalla testa del problema ma dalla coda e cioè : tenere fisse ed invariabili alcune strutture ospedaliere anche se operano in contesti territoriali senza demografia e tagliare quelle senza riferimenti politici locali sovraordinati .
Questa longa mano della politica è ormai abituata a SUCCHIARE i numeri di Agropoli e dei suoi territori confinanti e circostanti per portare utenze altrove , nei propri siti poveri di tali numeri .
Ma questa volta la città di Agropoli e tutti i cittadini dei territori comunali circostanti e che con Agropoli vivono e soffrono quotidianamente si ribellano a questo stato di cose e si dichiarano stanchi di assistere passivamente.
Non siamo più disposti a tollerare ingerenze politiche che anche con le omissioni, ed a volte con i silenzi , stanno spogliando Agropoli di ogni naturale servizio ; questa volta lhanno fatta grossa ; sono passati al saccheggio della salute .
Abbiamo documentato abbondantemente le nostre ragioni territoriali , confermate peraltro da una corposa relazione di una commissione parlamentare di inchiesta conclusasi nel 2006 e cioè appena due anni prima dellaborto legislativo regionale - Legge n.16/2008. Abbiamo documentato la realtà dellOspedale di Agropoli come presenza indispensabile nella rete dellemergenza e dellurgenza che è cosa ben diversa dalla normale rete ospedaliera .
Chi deve intervenire su tale situazione ha avuto ed ha paura di scrivere fatti che poi possono essere oggetto di rilievo non solo politico. Vorrei avere il piacere di leggere uno scritto di un dirigente che possa rilevare linutilità dellOspedale di Agropoli e la necessità di un altro.
QUESTA MANIFESTAZIONE E e SARA la madre della protesta di questo territorio ; territorio ricco di presenze e di movimento ma devastato di ogni struttura di Servizio a competenza provinciale o regionale .
Da questo territorio nasce oggi un orgoglio politico che deve sapere dove controllare e come controllare le ingiustizie e le approssimazioni degli altri politici sovraordinati .
Siamo disposti a sederci a qualsiasi tavolo pubblico e discutere e documentare le nostre ragioni .
Questa volta - conclude Abate - non vinceranno i politici ed i loro atti ma vincerà la realtà del nostro territorio"