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Con un gol per tempo l'Agropoli stende il Rende

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Terzo posto raggiunto

AGROPOLI: Carezza, Amendola, Guarro, Florio (40’st Arigò), Panini, Scognamiglio, D’Attilio, Platone, Tarallo (42’ st Capozzoli), D’Avanzo (21’st Giraldi).
a disposizione: Detta, Cozzolino, Staiano, Sosero, Maisto, Pellegrino.
allenatore: Pirozzi

RENDE: Greco, Irace, Crispino (37’ El Hadj Katim), Deffo, Piromallo (37’st Marchio), Ginobili, Caruso S., Musca, Pignatta, Musacco (25’st Grisolia), Ottonello.
a disposizione: De Brasi, Lendi, Naccarato, Iannelli, Basile, Caruso G.
allenatore: Giugno

RETI: 35’ Ragosta, 33’st Tarallo

AMMONITI: Ragosta, D’Attilio (A); Crispino (R).

ARBITRO: Sartori di Este

NOTE: Partite a porte chiuse, recupero 0’pt e 4’st

 

 

È un’Agropoli cinica quella che supera il Rende per due a zero. Le reti, una per tempo, portano la firma di Ragosta e Tarallo. Primo tempo ottimo degli ospiti che fino al gol del vantaggio cilentano tengono il campo ed il ritmo alla grande andando vicini al gol almeno in due occasioni. La prima occasione del match però arriva sui piedi di Platone dopo dieci minuti ma il suo destro dalla distanza finisce alto. Per vedere la prima palla gol bisogna aspettare solo tre minuti, lungo lancio dalla trequarti per Musacco che però non trova il tocco giusto per superare Carezza. Pochi minuti ed ancora pericoloso il Rende con un perfetto contropiede sviluppato sulla fascia sinistra, l’epilogo è un cross rasoterra ancora per Musacco ma complice un rimbalzo fasullo l’Agropoli riesce a salvarsi ancora. Dalla mezz’ora in poi esce fuori l’Agropoli che fa le prove generali del vantaggio con D’Attilio ma il suo bolide dalla distanza fa solo la barba al palo. Al trentacinquesimo arriva il vantaggio, Ragosta sfrutta un liscio della difesa e dal vertice dell’area spedisce il destro a giro nell’angoletto. Si va alla ripresa con il punteggio di uno a zero con il grande rammarico dei calabresi. Nella ripresa la partita diventa brutta, dopo un primo tempo giocato a viso aperto soprattutto dagli ospiti il ritmo si abbassa e lo spettacolo ne risente. I delfini però amministrano benissimo dimostrando i tanti passi in avanti fatti negli ultimi mesi. Soprattutto dopo il terzo minuto la partita sembra terminare, Pignatta si presenta a tu per tu con Carezza ed ha la grande chance del pareggio, l’attaccante però clamorosamente sbaglia mettendo sul fondo. L’Agropoli dal canto suo ci prova dalla distanze in qualche occasione ma trova il raddoppio solo al 35’ quando Guarro pesca Tarallo con un cross perfetto, l’attaccante anticipa perfettamente la difesa e di testa non sbaglia. Due a zero e gara praticamente chiusa. Raggiunge così il terzo posto l’Agropoli sfruttando il pareggio della Cavese e la sconfitta della Nuova  Gioiese. Si avvicina anche l’Akragas secondo in classifica dopo la sconfitta al fotofinish di Battipaglia.

 

INTERVISTE:

Il primo a presentarsi in conferenza stampa è il presidente Cerruti soddisfatto non solo della gara ma del momento della stagione: “Siamo soddisfatti degli ultimi risultati, il terzo posto è meritato. Dobbiamo continuare così su questa strada e con questo gruppo è l’esperienza che ci dice questo. Dobbiamo continuare il nostro cammino e di certo potremo dire la nostra alla fine della stagione”. Dopo il presidente è la volta di mister Pirozzi: “oggi era una partita facile solo sulla carta, siamo stati cinici ma questo significa che adesso siamo una squadra. Tarallo è l’emblema, oggi il nostro capitano non ha fatto di certo la sua miglior partita però quando era il momento di farsi trovare pronta l’ha fatto benissimo e questo è quello che conta. A Torre Annunziata sarà una partita difficile è logico ma andremo lì a viso aperto giocandocela come facciamo su ogni campo”. L’ultima dichiarazione il tecnico la lascia per il suo organico che in questo momento “è perfetto – dice – abbiamo due giocatori per ogni ruolo e questo è molto importante per puntare in alto”. Per l’autore del primo gol Ragosta invece dedica doverosa alla cuginetta Alessia, venuta a mancare poche settimane fa in un incidente stradale. Anche gli ultras hanno voluto ricordarla con uno striscione in suo onore. 

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