Nell’ambito dei servizi di vigilanza ambientale e di polizia forestale per il controllo delle utilizzazioni boschive e del prelievo senza danni di materiale legnoso, disposti al fine di salvaguardare anche l’aspetto paesaggistico del territorio, il personale del Corpo Forestale dello Stato afferente al C.T.A di Vallo della Lucania, diretto dal vicequestore aggiunto Fernando Sileo, ha scoperto nei comuni di Sanza, Castelcivita, Orria, Centola, Sacco, Piaggine e Novi Velia, dei tagli abusivi di numerose piante, circa 200 delle quali di specie quercina, su terreni ricadenti in proprietà private e comunali. Denunciate, per furto aggravato, 6 persone.
Tutte le località oggetto degli abusi ricadono nel perimetro dell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
La squadra composta da personale del Comando Stazione Forestale di Sanza, nell’ambito di servizi mirati alla repressione dei tagli furtivi di legname, grazie anche all’ausilio di sistemi di videosorveglianza, ha scoperto in località Affondatore in agro del comune di Sanza, su proprietà comunale il taglio di piante di ontano illecitamente abbattute. Dalla successiva analisi dei video si riusciva a risalire all’autore del taglio furtivo del materiale legnoso, trafugato illecitamente grazie all’ausilio di un autocarro: accertato l’abuso, le giubbe verdi deferivano alla competente Autorità Giudiziaria di Sala Consilina il 65enne C.F., il quale dovrà rispondere per il reato di furto, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali.
Il Comando Stazione Forestale di Ottati, nell’espletare un giro di perlustrazione e controllo del territorio, giunti in località Chiainamaro in agro di Castelcivita, hanno colto in flagranza di reato il 64enne G.N., che con l’ausilio di una motosega stava deprezzando e trafugando alcune piante di specie quercina: accertato l’abuso, i Forestali ponevano a sequestro penale sia il legname che la motosega strumento utilizzato per la condotta illecita, deferendo l’uomo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Il Comando Stazione Forestale di Stio, a seguito di due segnalazioni, appurava in agro del comune di Orria in due distinte località Arvani e Lauro Grosso, due interventi selviculturali su terreno comunale mediante la capitozzatura di circa 60 piante di castagno non autorizzati: accertato l’abuso, i Forestali per evitare che la legna fosse trafugata al fine di trarre profitto della massa legnosa ricavata, la ponevano a sequestro, denunciando alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania i tre trasgressori: I.C. di anni 44, E.A. di anni 32 e B.V. di anni 41 responsabili della condotta illecita. Il comando Stazione Forestale di Pisciotta, a seguito di denuncia, e da successivo sopralluogo, appurava il furto e il conseguente trafugamento di circa 20 piante di pioppo all’interno di una proprietà privata sita alla località Malitto-Fornilli in agro del comune di Centola. Le indagini, grazie anche alla testimonianza di alcuni cittadini, hanno consentito di smascherare l’autore del furto, individuato in P.G. di anni 52, il quale è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania per furto e danneggiamento di piante in proprietà privata.
Per i casi accertati nei comuni di Novi Velia località “Vallone Lauro” dove sono state rinvenute giacenti a terra e prontamente sequestrate 80 piante di ontano, Sacco località “Corticato” e Piaggine località “Temponi” dove sono state tagliate ed asportate circa 10 piante di faggio, proseguono le indagini da parte dei Comandi Stazioni Forestali di Vallo della Lucania e Piaggine, al fine di ricostruire e trovare elementi per assicurare alla Giustizia i responsabili degli scempi che hanno danneggiato e deturpato il patrimonio boschivo del meraviglioso paesaggio Cilentano. Salgono a 14 le persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato per il reato di furto di piante, danneggiamento e deturpamento in danno al patrimonio boschivo nell’area protetta del Cilento dall’inizio dell’anno ad oggi.