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Cilento, martedì gli operai forestali incontrano i dirigenti del Parco

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Gli amministratori del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Presidente, vice presidente e Direttore, hanno disertato l’ incontro chiesto e preannunciato dai sindacati degli operai forestali ciletani e dagli organi di informazione, con i dipendenti stagionali. I lavoratori chiedono lumi sul perché, a fronte delle risorse disponibili in bilancio e delle impellenti necessità alle manutenzioni alle colture agricole e siti naturalistici di proprietà dell’ ente, non sono state predisposte ed avviate le assunzioni degli stagionali. I lavoratori, indignati , per tre ore hanno tenuto una assemblea, durante la quale ha solidarizzato con la parola e la presenza il sindaco di Camerota Antonio Romano la cui azione è stata determinante affinchè si interrompesse la protesta, in attesa dell’ incontro che il Sindaco stesso ha voluto riconvocare con il Presidente e Direttore del Parco.

 L’ incontro è stato fissato per l’ 11 giugno, alle ore 15,00 , una ora prima dell’ insediamento dell’ Assemblea dei Sindaci chiamati ad eleggere il Presidente della Comunità del Parco.

"Il nostro sindacato - spiega Giovanni De Marco dello Snaf - è determinato ad aprire un confronto, anche conflittuale, sulle finalità dell’ Ente Parco , e su come esso risponde agli interessi del territorio, in comunità di intenti con gli Amministratori locali sulle linee tracciate e disattese del Piano socio Economico. La prima priorità è di utilizzare le risorse disponibili, impegnarne altre da porre in progetto, in azioni integrate con le attività delle imprese turistiche, artigianali e culturali, perché senza risorse pubbliche ed una finalità progettuale integrata non vi sarà futuro. Tutto questo manca nel senso del governo dell’ Ente Parco, prevale però il senso di fastidio e di intolleranza verso i lavoratori che bussano per i loro diritti, e l’ arroganza e la leggerezza con la quale si disertano gli impegni con i lavoratori cittadini del Cilento e del Diano, è ulteriore indice dell’ isolamento dal contesto territoriale; su questo i sindaci della Comunità devono riflettere per riappropriarsi del potere e obbligo di indirizzo delle politiche dell’ Ente. I Lavoratori non potranno restare senza lavoro, non saranno accettate le scorciatoie per appalti a ditte compiacenti, se giorno 11 non verranno avviate le assunzioni, si aprirà una dura fase di protesta".

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