Era San Mauro Cilento la piazza dello spaccio. Il luogo cardine era un villaggio turistico sito in località Mezzatorre. Qui, secondo le ricostruzioni, gli spacciatori si incontravono con i loro clienti. Sei i pusher arrestati grazie ad un lavoro organizzato nei minimi dettagli dai Carabinieri coordinati dal maggiore Di Maio e che hanno avuto il loro esito in un blitz eseguito ieri mattina. Vi hanno preso parte i carabinieri del reparto operativo di Salerno, di Vallo della Lucania, Agropoli e Bagnoli. L'inchiesta ha dei collegamenti anche con l'omicidio Vassallo. Il suo assassino ancora non è stato individuato ma la pista dello spaccio di droga, denunciata dal sindaco pescatore, è una delle più seguite.Proprio da qui, e dalle sue denunce, sono partite assidue e mirate indagini, iniziate già nel 2012. In manette sono finiti pusher che, secondo le accuse, facevano la spola dal napoletano al Cilento: Ruben Vassallo di Pollica, Renato Ciongoli di Montecorice e Massimo Didone di Napoli sono finiti in carcere, altri tre (Walter Materazzi di San Mauro Cilento, proprietario della struttura, Nicola Santoro di Montecorice e Renato Petrucci di Napoli) sono ai domiciliari. Fondamentali ai fini delle indagini sono state le intercettazioni telefoniche. Non è stato difficile per gli inquirenti decriptare il loro linguaggio. Parlavano di "birra", "vino" e "gatorade", in realtà fissavano appuntamenti per la compravendita di stupefacendi. Le piazze dello spaccio erano Pollica, Agropoli ed altri comuni costieri. Le persone sottoposte a misure cautelari dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.