Ancora cattive notizie per i viaggiatori del Cilento: le prove di carico che avrebbero dovuto dare il via libera alla riapertura della Cilentana slittano da metà giugno al 30 dello stesso mese. Probabile dunque che non venga riaperta in tempi utili per la stagione estiva ormai alle porte.

La riapertura della Cilentana è di assoluta importanza, soprattutto dopo che la giornata ha fatto registrare chilometriche code sul percorso alternativo, con automobilisti che hanno impegato circa due ore per percorrere il tratto tra Agropoli e Prignano (leggi qui). A causa di tali problematiche, nell'imminente stagione estiva, i vacanzieri potrebbero evitare mete come Camerota, Pisciotta o il Golfo di Policastro. Stesso discorso per Castellabate: sulla Via del mare, la Strada Provinciale che la collega con Agropoli, insiste da ormai 4 mesi un breve tratto non asfaltato che nella giornata di ieri, a causa dei rallentamenti a cui sono costretti i viaggiatori, ha creato una coda lunga  più di 10 Km. Tali disagi potrebbe indiurre i turisti a non recarsi in mete vacanziere come Castellabate, Agnone, Acciaroli o addiritura indurli a disertare il Cilento. Esempi come questi, nel nostro Cilento,  sono tantissimi, con strade colabrodo e casi in cui importante arterie di collegamento sono chiuse da tempo. Con la crisi che è diventata una spada di Damocle sulle teste dei commercianti e con lo spettro dello Spread, è quanto mai necessario un valido ripristino di tutta la viabilità cilentana. La popolazione cilentana è arrivata al massimo della sopportazione e così, davvero, non si può andare avanti!

Al discorso fatto finora, si deve aggiungere l'importanza di strade "decenti" per la salute dei cittadini: con la chiusura del nosocomio agropolese, si devono raggiungere gli ospedali di Vallo, di Battipaglia o di Rocacdaspide e con queste strade le possibilità di salvare una vita si riducono, e di tanto. Problematiche che si spera vengano vagliate al più presto da chi di dovere.