A quasi un anno dall'incendio che distrusse gli stabilimenti Eripress di Cicerale, il futuro degli operai della fabbrica specializzata nella produzione di materiali plastici per importati imprese nazionali ed estere come Fiat e Whirlpool è ancora incerto. Ad agosto terminerà la cassa integrazione e i circa 40 operai rimasti senza lavoro non hanno alcuna certezza degli scenari che si apriranno. "Siamo rimasti soli - accusano gli operai - non abbiamo avuto alcuna notizia dalla proprietà e anche le istituzioni che in un primo momento ci erano state vicine oggi sono scomparse". All'indomani dell'incendio dell'Eripress i sindaci dei comuni cilentani confinanti con Cicerale si unirono per chiedere con forza alla proprietà che le industrie restassero ad Agropoli chiedendo di riattivare fin da subito i capannoni non andati distrutti dall'incendio. Al momento però ancora nulla è stato fatto. "Il 12 agosto scade la cassa integrazione, non conosciamo ancora il nostro futuro", denunciano gli operai.