Immerso nel verde del Parco Nazionale del Cilento, Stio è un piccolo centro di circa 1000 abitanti, posto in posizione salubre a ridosso delle sorgenti del fiume Alento e punta lo sguardo verso le alture dell'interno.
In un bosco di castagni, nei pressi dell'abitato, l'Associazione “IL PUNTO” propone l'evento “Ciccimmaretati” in cui sono riproposte antiche preparazioni culinarie cilentane. Come da tradizione, i piatti vengono preparati seguendo le ricette tradizionali e abbracciano le usanza locali, presentandosi in tutta la loro autenticità e nella loro genuinità. Il nome dell'evento, calca il piatto principe, e considerato povero, delle usanze contadine del passato, i “Ciccimmaretati”, una zuppa di legumi ottenuta con ceci, fagioli bianchi, cannellini, borlotti, lenticchie, grano, granturco, cicerchie e castagne, sapientemente “uniti” per originare un piatto dal sapore unico e dal “fascino antico”. Un piatto povero ma al contempo ricco in cui trovano spazio i prodotti della terra, che un tempo costituivano la ricchezza della tavola e della vita quotidiana. Ad arricchire il gustoso menù, tra gli altri, “i cavatielli” che nella loro semplicità costituivano il piatto della festa, il “grano a lu furno” ottenuto con grano, uova, formaggio, ricotta di capra e peperoncino, e “foglie e patane cu' lu vicci”, una delle preparazioni più tipiche dell'intera zona; quest'ultimo costituiva il pranzo dei contadini durante le giornate lavorative trascorse nei campi.