CALCIO - Il day after di Agrigento è amaro a metà, da una parte la sconfitta ma dall'altro l'orgoglio di aver disputato una stagione fantastica. Cerruti entra nella storia per i risultati ottenuti.
Un rigore sacrosanto, questa è la dura verità che emerge nel day after di Agrigento. Certo, l’Akragas non ha rubato nulla all’Agropoli ma le regole sono regole e Tarallo è stato messo giù vistosamente ad un minuto dalla fine, un minuto! Nei supplementari è mancata la gamba e questo lo si poteva immaginare anche alla vigilia però i delfini escono a testa alta. La squadra di Pirozzi e Cerrutti ha incantato il pubblico per mesi e la corsa si è fermata solo ieri, la città è orgogliosa della sua squadra e la società può fare altrettanto vista la passione con la quale i tifosi seguono le gesta della squadra. Un grazie al presidente Cerruti è doveroso, scontato e banale ma non farlo sarebbe da maleducati. Il patron ha regalato un sogno che purtroppo, almeno per quest’anno, si è infranto ieri. Il tempo in cui la squadra stenta e il presidente minaccia di andar via è ormai lontano, ora già si programma il futuro nel quale tutti sognano un’Agropoli in Lega Pro. Qualche possibilità c’è ancora ma solo tra un mesetto ne sapremo di più, Cerruti proprio in esclusiva ai nostri microfoni ammise per la prima volta di puntare alla categoria superiore tramite i ripescaggi e quindi continuerà a farlo soprattutto dopo la sconfitta di Agrigento. Intanto gli va rinnovato il “grazie” per il sogno che ha regalato alla città e soprattutto va sostenuto ancora, incondizionatamente perché ha regalato ai delfini traguardi storici diventando a sua volta uno storico presidente!