Continuano le attività di indagine e repressione della pesca illegale all’interno dell’Area Marina Protetta di S.M. di Castellabate da parte degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Agropoli diretti dal Tenente di Vascello Rosario Florio. Durante la nottata appena trascorsa gli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di S.M. di Castellabate agli ordini del C. 1 Cl. Pasquale De Vita, con una azione congiunta impiegando sia il locale mezzo nautico sia i dispositivi terrestri, hanno proceduto al sequestro ed alla rimozione di una serie attrezzature non consentite e non conformi alla normativa attualmente vigente posizionate all’interno della zona biologicamente tutelata del parco.Gli attrezzi costruiti in maniera artigianale erano destinati alla cattura di cefalopodi in maniera tale da attirare l’animale nella trappola e non consentire più l’uscita. I suddetti dispositivi erano resi visibili sulla superificie marina mediante il posizionamento di segnalamenti non conformi alla normativa attualmente vigente e potenzialmente pericolosi per la sicurezza della navigazione. I suddetti attrezzi sono stati sottoposti a sequestro. Pur potendo notare con soddisfazione che le ripetute campagne di informazione e prevenzione degli ultimi anni hanno sicuramente sortito benefici effetti in tutto il comparto, continuano registrarsi illeciti nel corso delle attività di controllo. Questi illeciti, però, vedono l’impiego di mezzi sempre più artigianali, un palese segnale questo della bontà dell’attività repressiva fino ad ora compiuta. Il personale della Guardia Costiera, dispiegato su tutto il territorio di giurisdizione, sia in ambito costiero che nell’entroterra, continuerà alle verifiche per il rispetto delle normative di settore, sempre nell’interesse dei consumatori finali e dell’ecosistema marino.