Cultura

Castellabate: incontro con Cinzia Tani nell'ambito della Settimana della Cultura


Sarà Cinzia Tani, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, ad aprire, domenica 15 aprile, gli “Incontri letterari” nell’ambito della Settimana della Cultura. Sempre domenica verranno inaugurate anche le due mostre in programma. L’appuntamento è per le 17.30 al Castello dell’Abate dove, alla presenza del sindaco Costabile Spinelli, del vicesindaco e assessore alla Cultura Luisa Maiuri e della dirigente del Settore Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno Barbara Cussino, si terrà l’inaugurazione delle mostre a cura di Vito Pinto. La prima, “Un itinerario nella devozionalità popolare del salernitano: il recupero di un patrimonio minore”, è la mostra del Settore Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno, dedicata al ricco patrimonio in ceramica ispirato alla devozione popolare del salernitano, promossa dalla Provincia di Salerno guidata dal presidente Edmondo Cirielli, attraverso l’assessorato ai Beni Culturali diretto dall’assessore Salvatore Arena. L’altra mostra s’intitola “Raimondesche Viaggio tra miti e leggende” di Franco Raimondi, in cui il mito è rappresentato attraverso dischi, totem ed anfore. Alle 18.30 Cinzia Tani presenterà il libro “Il bacio della Dionea”. Alla presentazione interverranno l’assessore provinciale al Lavoro e Pari Opportunità Pina Esposito, il presidente dell’Associazione ASMEF Salvo Iavarone e Silvio Parrella, saggista e scrittore. Il bacio della Dionea. Dalla caduta di Porfirio Díaz nel 1910 fino alle vicende della “Room 40” durante la Prima guerra mondiale, dall’Italia al Messico agli Stati Uniti, Cinzia Tani dà vita a un entusiasmante racconto storico, mescolando ai suoi protagonisti personaggi come Pancho Villa ad Emiliano Zapata, mettendo in scena le baracche impolverate della capitale come le ricche spedizioni degli stranieri nel Chiapas, tra bicchieri di mezcal e orchidee dai nomi sconosciuti, accompagnando la sua eroina e noi lettori in un viaggio emozionate e rivelatore: perché la soluzione dell’enigma di noi stessi è sempre più vicina di quanto pensiamo…

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