Nuovo appuntamento allinsegna dellarte nel castello dellabate, venerdì sera (15 ottobre) si tenuto il taglio del nastro della mostra dellartista Sergio Vecchio Paesaggi della memoria, Castellabate in inchiostro. Allevento è intervenuto il sindaco Costabile Maurano. Quello di Vecchio è un gradito ritorno nella sua terra di origine con un nuovo evento espositivo, dopo il successo ottenuto lo scorso anno con la mostra antologica Il castello dellinfanzia. Lartista, infatti, è nato a Castellabate e, sebbene i percorsi della vita e dellarte lo abbiano condotto altrove, è sempre rimasto saldamente legato al paese natio, nel ricordo dellamata madre.
Promuovere la conoscenza del territorio di Castellabate attraverso le opere di questo pittore noto in tutto il mondo è lobiettivo della mostra organizzata dal Comune. Ma cè anche di più. Le opere che il maestro Vecchio ha messo a disposizione sono state riprodotte e raccolte anche in un volume, quale straordinario veicolo di diffusione e conoscenza dei beni storico-culturali e delle risorse ambientali di Castellabate. I paesaggi marini, i vicoli, i palazzi del centro storico, i bastioni del castello dellabate, colti dallocchio attento dellartista e da lui tratteggiati con maestria, diventano in questo modo immagini immortali che si fissano nellimmaginario collettivo e individuale.
«La mostra si inserisce nel calendario di eventi organizzato per ricordare i 20 anni della morte di monsignor Alfonso Maria Farina spiega il sindaco Maurano Limpegno e la passione nel valorizzare, insegnare, trasmettere, diffondere e proteggere il nostro patrimonio culturale è proprio uno degli insegnamenti che ci viene da mons. Farina. La cultura è infatti la nostra più grande opportunità di sviluppo e di crescita. E per cultura intendo linsieme della tradizione e del sapere scientifico, letterario e artistico di un popolo. Cultura è paesaggio, natura, architettura. Cultura è musica, teatro, opere darte. Proprio quelle opere che monsignor Farina ha preservato dallincuria del tempo e che lartista Sergio Vecchio realizza con straordinaria maestria. Questo pittore dialoga con la storia, il mito e la memoria. Fonde le volumetrie degli edifici storici e i paesaggi delle Marine, animali misteriosi e profili antichi, in un racconto senza tempo che diventa storia universale. In questo modo è larte stessa che diventa ambasciatrice di Castellabate».
Le opere del maestro Sergio Vecchio sono state esposte in svariate città italiane, europee e americane e di lui parlano le maggiori riviste specializzate e i quotidiani. Le sue performances, scritture, pitture e calcografie hanno la capacità di catturare immagini mediterranee e simboli antichi. Ecco allora che le sue tele o le sue preziose carte di Acireale si popolano di templi, simboli mitici, elmi di guerrieri e profili antichi. È un linguaggio fatto di tecnica e passione, colori ed eleganza, che affascina lo spettatore anche profano perché parla direttamente allanima.