L'attore Giulio Scarpati ha ricevuto, martedì 19 agosto, la cittadinanza onoraria di Castellabate, nello splendido scenario del Castello dell'Abate. «Con questo Consiglio comunale – spiega il sindaco Costabile Spinelli – compiamo un atto formale con il conferimento della cittadinanza onoraria, ma è soprattutto la formalizzazione di sentimento insito nella popolazione di Castellabate che già considera Giulio Scarpati un concittadino, in quanto frequenta e appartiene a questi luoghi. È, insomma, il coronamento di una cittadinanza già percepita dalla gente».
"Questa è la prima cittadinanza onoraria - dice Scarpati - ma anche quella che sento più vicina. Mio padre e mia madre, ma prima ancora mio nonno, venivano in vacanza a Licosa. Io ci trascorrevo quattro mesi da bambino, è un luogo che per me ha un significato particolare. I primi tempi c’erano solo contadini e noi condividevamo la loro vita, non usavamo l’elettricità ma il petrolio. Un’esperienza inconsueta in un posto magico e oltremodo bello. Conosco tutti i sassi e gli scogli di Punta Licosa perché stavamo per ore al mare, prendevamo con una rete i pesciolini da dare al gatto. E poi facevamo la vendemmia, il vino, l’olio, i pomodori, i fichi secchi. Per questo mi fa piacere ricevere la cittadinanza onoraria di Castellabate. È un luogo che ho frequentato in tanti modi e conosco tante persone che mi hanno raccontato le loro storie" "Ho tanti ricordi legati a questa terra - continua l'attore - ma ci sono due episodi che sono significativi delle contraddizioni di questi luoghi bellissimi: da un lato, la grande bravura di alcuni artigiani nel costruire i muri a secco, con le giovani donne che a questo scopo portavano pietre gigantesche sulla testa, o anche i pescatori che solo dal tocco ti dicevano quale pesce fosse dimostrano grandi capacità e creatività. Dall’altro lato, c’è una sorta di rassegnazione fatalistica. Ricordo un incendio che minacciava le case, noi corremmo per aiutare i contadini a spegnere il fuoco, ma quelli vollero offrirci il caffè. È una metafora che riguarda tutta l’Italia, quando la rassegnazione prevale sulla speranza".