È un appuntamento nel segno delle origini benedettine di Castellabate, assieme ad altre località cilentane, e vedrà lautorevole presenza dellabate don Benedetto Maria Chianetta della badia di Cava de Tirreni. La tavola rotonda Importanza del monachesimo cavense per lo sviluppo del Cilento si svolgerà domani (mercoledì 10 febbraio) alle ore 17,30 nel Castello dellAbate. Interverranno il sindaco di Castellabate, Costabile Maurano e don Giovanni Spinelli del Centro storico benedettino italiano di Cesena, oltre al padre abate. Modererà lincontro il docente Gennaro Malzone. Levento si inscrive nellambito della rassegna Settimana della cultura, che precede la festa patronale di San Costabile Gentilcore del 17 febbraio.
Castellabate
fino agli anni 70 è appartenuta alla diocesi della Badia
della SS. Trinità di Cava. A segnare un rapporto privilegiato tra questa
municipalità e il faro di fede e cultura costituito dal monastero benedettino è
stata la figura di San Costabile Gentilcore, nato a Tresino attorno al 1064 e
poi divenuto quarto abate di Cava. A lui si deve, nel 1123, lavvio della
costruzione del Castello dellabate, eretto a difesa delle popolazioni cilentane
e attorno a cui si sviluppò lo stesso centro abitato di Castellabate. Per questo
è venerato come fondatore e patrono di questa municipalità e, nel 1979, fu
nominato anche patrono secondario della diocesi di Vallo, dopo il passaggio di
15 parrocchie cilentane a questa diocesi dalla badia di Cava de
Tirreni.
Limpulso dato dai benedettini alle comunità cilentane si sostanzia anche nella bonifica di molte terre. San Costabile amministrò i beni abbaziali con tecniche produttive che valorizzavano i terreni incolti. In particolare, adottò un sistema agrario-giuridico molto favorevole al coltivatore e, nello stesso tempo, vantaggioso per la produttività del territorio. Il beato Simeone, quinto abate, completò il castello e, dopo la costruzione del porto per sviluppare i commerci, donò alle popolazioni ampli privilegi, concedendo le case e le terre e riducendo le tasse.
Nellambito del monastero benedettino Castellabate, per la felice posizione geografica e commerciale, rivestiva una grande importanza tanto da essere sede del vicariato diocesano e luogo di svolgimento di sinodi. Grazie al castello, che era un sicuro rifugio per gli abitanti della zona e allo sviluppo dei traffici e dei commerci, divenne nel tempo la più ricca baronia del Cilento.
Lo stesso Castello dellAbate fu il punto di riferimento per numerose popolazioni che ad esso si rapportavano per la propria organizzazione amministrativa ed economica, oltre che per le grazie spirituali, e resta tuttora un baluardo della fede e uno dei monumenti simbolo del Cilento.
La Settimana della cultura prosegue giovedì 11 febbraio alle ore 17,30 nel Castello dellAbate si presenta il libro Don Marco Giannella a cura di Romeo Messano. Intervengono il sindaco Costabile Maurano, il dirigente scolastico Romeo Messano, il docente universitario Francesco Volpe, leditore Michele di Fiore e il prof. Giovanni Lo Schiavo. Modera il docente Gennaro Malzone.