Cronaca

Caselle in Pittari, maltrattamenti ai bambini, tutti i dettagli

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Nella mattinata odierna, i militari della Compagnia Carabinieri di Sapri, diretti dal cap. Emanuele Tamorri, e della Stazione Carabinieri di Sanza, hanno dato esecuzione a due provvedimenti cautelari (uno agli arresti domiciliari e uno di sospensione cautelare dall’esercizio di un pubblico ufficio), emessi dal GIP presso il Tribunale di Lagonegro, dott. Del Sorbo su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, a conclusione di indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica, dott. Russo e dal pm d.ssa Grillo. Le misure sono state emesse nei confronti di due insegnanti di una scuola elementare di Caselle in Pittari, ritenute responsabili di aver maltrattato alunni di età compresa tra 6 e 10 anni, alle stesse affidati per ragioni di istruzione ed educazione, sottoponendoli a continue umiliazioni, vessazioni, nonché violenze fisiche e morali (art. 572, c. 1, c.p., con le aggravanti di cui agli artt. 61, nn. 11-ter e 11-quinquies). Il provvedimento scaturisce all’esito di complessa attività di indagine avviata nell’aprile 2014 dai militari della Stazione Carabinieri di Sanza, che, dopo aver acquisito le prime informazioni, hanno guadagnato la fiducia dei genitori di alcuni alunni che hanno denunciato quanto a loro conoscenza e si sono contestualmente avvalsi della collaborazione fornita dal Dirigente Scolastico. Con il supporto tecnico della Compagnia di Sapri, sono state avviate attività tecniche di intercettazioni audio-video all’interno delle classi, la quali hanno consentito di documentare numerosi episodi di violenza perpetrati dalle due donne contro i minori. Nello specifico, le risultanze investigative hanno consentito di appurare che i bambini, intimoriti dalle maestre, venivano aggrediti verbalmente con frasi offensive e intimidatorie, nonché percossi, umiliati ed inibiti a confidarsi con i genitori per paura di ritorsioni. L’operazione, che costituisce un’efficace e rapida risposta fornita dall’Arma e dall’Autorità giudiziaria di Lagonegro, ha ancora una volta evidenziato il prezioso ruolo della Stazione carabinieri, presidio di prossimità e punto di riferimento per la popolazione locale. Ad incastrare le due maestre violente, dunque, diversi video choc realizzati con telecamere nascoste all’interno delle aule. Dai filmati registrati e dalle intercettazioni ambientali, infatti, emergono diversi episodi nei quali le due insegnanti vessano alcuni alunni, ricorrendo anche a metodi violenti con schiaffi, strattonate, tirate di capelli oltre che a violenze verbali del tipo "ti faccio la faccia a pezzi", "te le do come non le hai mai avute", "stai zitto quando uno parla"."

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