In Campania la ricorrenza di Sant'Antnio Abate coincide con l'inizio del periodo del carnevale e in diversi centri del Cilento e basso salernitano, tale festività è caratterizzata da tradizionali riti che si innestano nel patrimonio culturale locale. A Caselle in Pittari, il 16 Gennaio giorno di vigilia, Sant'Antonio si annuncia a “suon di campanacci”.
Il piccolo centro, situato nell'entroterra che fa da corona al Golfo di Policastro, è arroccato su un collina a poca distanza dal Monte Pittari da cui prende il nome. Il paese, che conta circa 2000 abitanti, è dominato dalla torre da cui si dipana il centro storico che nel corso del tempo si è ampliato fino a formare l'odierno abitato. Le tradizioni di questo casale sono ancora ben sentite dalla popolazione locale e culminano con la festività dedicata a San Miche Arcangelo al quale è dedicato il santuario ricavato nell'omonima grotta del Monte Pittari, raggiungibile dall'abitato in breve tempo.
Come accade negli altri paesi del circondario, anche qui le tradizioni più significative sono spesso legate al culto dei Santi, e la ricorrenza di Sant'Antonio Abate rappresenta il classico incontro tra “fede e tradizioni”. Come di consueto, la celebrazione della Santa Messa sarà seguita dalla benedizione e dall'accensione del fuoco; sarà poi la volta “dei campanacci” che sfileranno per le vie del paese diffondendo il loro caratteristico suono.